Alla luce dei dati poco incoraggianti sul settore congressuale, Fiavet Lazio – Associazione Imprese Viaggi e Congressi del Lazio – reagisce stringendo sinergie con Federcongressi, Federazione delle Associazioni del settore congressuale e dell’incentive operanti in Italia, e Site, Associazione Internazionale di aziende creatrici di eventi motivazionali, per il rilancio del turismo congressuale a Roma e nel Lazio.
La collaborazione è nata nell’ambito di un convegno della BTC – Borsa del Turismo Congressuale – svoltosi a Roma con la partecipazione di Andrea Costanzo, Presidente Fiavet Lazio, Fulvia Faccin, Consigliere Delegato Turismo Congressuale, Pierluigi Fiorentino, Responsabile Fiscalità Fiavet, Paolo Zona, Presidente Federcongressi e Mauro Zaniboni, Responsabile Fiscalità di Settore.
In questo momento particolarmente difficile per l’economia e il turismo italiano, è emersa una contrazione della durata degli eventi e, in particolare, dei meeting internazionali in Italia, soprattutto a causa di problematiche legate a strategie politiche locali e al pricing poco competitivo.
Punti centrali del convegno sono stati le proposte di revisione degli studi di settore e le loro implicazioni economiche grazie ad un focus sulla fiscalità. Tra i progetti tesi a rendere più competitiva in Europa la meeting industry italiana: la diminuzione aliquota IVA, la deduzione del 100% dei costi degli alberghi e della ristorazione per gli organizzatori di eventi, riduzione del 5% dell’IVA per il catering.
“E’ necessario attuare una politica anticrisi e creare sinergie concrete tra tutti gli attori della filiera congressuale – ha commentato Andrea Costanzo, Presidente Fiavet Lazio – dando il via ad un tavolo di lavoro per rilanciare il settore congressuale e incentive a Roma e nel Lazio. Sarà opportuno valorizzare le proprie professionalità e competenze, al fine di rendere l’Italia più competitiva all’interno del mercato europeo”.
Un forte segnale di sostegno è arrivato anche da Alessandro Vannini Scatoli, Presidente Commissione Permanente Moda e Turismo del Comune di Roma che ha rimarcato “l’importanza del settore per la Capitale e la necessità di creare un organismo unico di promozione dell’offerta congressuale che possa coordinare tutti gli attori pubblici e privati. Le istituzioni sono disponibili al dialogo con gli imprenditori per la costruzione di questo utile progetto”.
La tavola rotonda è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio sul Rapporto annuale dell’Osservatorio congressuale italiano (Oci). Negli ultimi due anni si rileva una riduzione degli incontri del 3,52%, dei partecipanti del 9,68% e delle giornate di presenza congressuale del 13,58%, ma la Capitale si colloca al primo posto in Italia con 3.543.239 di presenze congressuali tra il 2008 e il primo semestre del 2009.