Sono 23 i Comuni che finora hanno risposto all’appello di Giancarlo Dall’Ara, Presidente dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi (ADI), e che si incontreranno il 18 dicembre ad Assisi per discutere i temi e le prospettive di sviluppo che riguardano l’albergo diffuso, e per dare vita ad una associazione che faccia dei valori dell’ospitalità diffusa il perno di uno sviluppo turistico compatibile. Dalla Sicilia (Sant’Angelo Muxaro) al Trentino (Tenno), dalla Basilicata (Pietrapertosa) al Piemonte (Voltaggio) alla Sardegna (Villanova Monteleone) alla Toscana (Semproniano), all’Emilia Romagna (Portico di Romagna), alle Marche (Borgo Pace) … l’appuntamento è ad Assisi, nella sala del Consiglio Comunale, che ospita l’incontro e la nascita di una rete di Comuni ospitali.
L’albergo diffuso è una proposta di ospitalità che si rivolge ad una domanda interessata a vivere la vita dei luoghi, a contatto con i residenti. L’albergo diffuso non è solo un albergo, ma è anche un modello di sviluppo del territorio che si è rivelato particolarmente adatto per:
– valorizzare e animare borghi e paesi con centri storici di interesse,
– dare un contributo per frenare lo spopolamento dei borghi,
– evitare di risolvere i problemi della ricettività turistica nei borghi, con nuove costruzioni.
Oggi in Italia vi sono 11 Regioni che hanno una normativa che “classifica” l’albergo diffuso come forma originale e distinta di ospitalità: Sardegna, Friuli VG., Marche, Umbria, Emilia Romagna, Liguria, Trentino, Calabria, Lazio, Calabria, Toscana, Molise. A queste Regioni vanno aggiunte la Campania che prevede nella sua normativa l’AD, ma non lo definisce chiaramente, il Veneto e la Lombardia che stanno concludendo l’iter per “normarlo”.
Spesso però le normative sono in contrasto tra loro. Anche di questo si discuterà ad Assisi, dove i Comuni che interverranno porteranno le loro esperienze e la loro progettualità in vista di azioni comuni.
per saperne di più: prof. Giancarlo Dall’Ara, Presidente Ass.ne azionale Alberghi Diffusi
