La Repubblica Dominicana prenderà parte alla prossima edizione di JOSP, dal 14 al 17 gennaio 2010. L’obiettivo è quello di far conoscere al grande pubblico punti di interesse e itinerari meno noti del Paese, quale ad esempio il santuario mariano più importante dei Caraibi, dedicato a Nuestra Señora de la Altagracia, protettrice del popolo dominicano.

JOSP Fest, il Festival Internazionale degli Itinerari dello Spirito, si terrà a Roma dal 14 al 17 gennaio 2010. Nato lo scorso anno con l’obiettivo di promuovere l’esperienza dei viaggi di fede, valorizzando l’incontro tra i popoli, i territorio e le tradizioni religioso-culturali in un contesto scenografico ed emozionale che fonde storia, religione, cultura e tecnologia. La Repubblica Dominicana possiede un’infinità di tesori religiosi dell’epoca coloniale. Gli storici la definiscono, infatti, “la culla del nuovo mondo”.

 

L’Ente del Turismo dominicano in Italia ha scelto di prendervi parte con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico gli aspetti meno noti del Paese, tra cui la presenza, nella cittadina di Higüey, del santuario mariano più importante dei Caraibi, e dedicato alla Vergine de La Altagracia.

 

La Basilica, intitolata a Nuestra Señora de la Altagracia è meta di pellegrinaggi specialmente il 21 gennaio, quando i dominicani vi si recano per onorare la Madonna. Questa data è stata scelta per commemorare la battaglia detta della Limonade che si è tenuta nel 1690 a 40 km da Higüey in cui la Vergine aiutò il popolo dominicano che così inflisse una pesante sconfitta alla truppa francese di occupazione. Da quel momento la Vergine de La Altagracia è la protettrice del popolo dominicano.

 

Il dipinto di Nuestra Señora de la Altagracia ha il privilegio di essere stata incoronato due volte: la prima il 15 agosto del 1922 durante il pontificato di Pio XI e la seconda da Papa Giovanni Paolo II, che durante la sua visita in Repubblica Dominicana, il 25 gennaio 1979 incoronò personalmente l’immagine con un diadema d’argento ricoperto d’oro, suo dono personale alla Vergine, prima evangelizzatrice delle Americhe.

 

La cittadina di Higüey è collegata dal fiume Chavón, famoso per avere ospitato diversi set cinematografici holliwoodiani, come Apocalypse Now, Rambo e King Kong, con Altos de Chavón, un incantevole villaggio medievale, noto anche come “il villaggio degli artisti”. Sulla strada per Santo Domingo, nei pressi di San Pedro de Macorís, si trova la Cueva de las Maravillas, che si trova ad una profondità di 25 metri e presenta oltre 500 testimonianze pittoriche dell’epoca pre-colombiana. La grotta si estende su di una superficie di 800 metri e può essere esplorata, grazie ad un percorso facilitato, da visitatori di tutte le età.

 

A nord-ovest di Santo Domingo si trova La Vega, dove si possono visitare le rovine de La Vega Real e il Sanctuario del Santo Cerro, che fu consacrato da Cristoforo Colombo e dove nacque la leggenda della Virgen de Las Mercedes, patrona della Repubblica Dominicana. Non lontano da La Vega si trova Santiago de los Caballeros, seconda città del paese per rilevanza dal punto di vista economico. La città ospita il Centro León, il più importante museo della cultura dominicana, nato nel 1999 ad opera della Fundación Eduardo León Jimenes con il fine di promuovere l’arte dominicana. Anche Bonao, città a sud de La Vega, si presenta come una destinazione culturale: il Museo Hermanas Mirabal celebra, infatti, le tre eroine vittime del regime trujillista degli anni 1930-1961.

 

Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana offre diversi itinerari culturali come la visita della città coloniale, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1990. I turisti saranno guidati attraverso la storia della Ciudad Colonial, o più semplicemente Zona Colonial, la prima del Nuovo Mondo. Il percorso include la Fortaleza Ozama, la Catedral Primada de América, l’Alcázar de Colón, la Calle Las Damas, il Panteón Nacional, e diversi quartieri che risalgono al XVI secolo.

 

La parte nuova della città è altrettanto caratteristica: si possono ammirare, infatti, il Palacio Nacional, la plaza de la Cultura e il Mercado Modelo, che offre prodotti della tradizione dominicana: rum, sigari, souvenirs, etc. La capitale ospita diversi monumenti imperdibili come il Faro, eretto in onore di Cristoforo Colombo e del Nuovo Mondo. La costruzione di questo monumento, in cui giacciono le spoglie del Gran Descubridor, fu il frutto della collaborazione di tutti i paesi dell’america latina. Il monumento fu consacrato da Papa Giovanni Paolo II nell’ottobre del 1992, per il cinquecentenario della Scoperta dell’America.

 

 

“Partecipare all’edizione 2010 di JOSP credo sia un’interessante opportunità per far conoscere la destinazione a nuove nicchie di mercato” ha commentato Neyda Garcia, direttrice dell’Ente del Turismo dominicano in Italia. “la Repubblica Dominicana ha dalla sua una varietà di risorse e una versatilità unica tra i Paesi del Caribe: se è vero che siamo conosciuti in particolare per le tradizionali vacanze sole e mare, è pur vero che siamo in grado di proporre –a solo titolo di esempio- anche soggiorni culturali, itinerari religiosi, naturalistici, eco-sostenibili ed equo-solidali. Si tratta di proposte di viaggio che permettono di conoscere il lato più autentico del Paese, regalando un’esperienza sicuramente coinvolgente e lontana dai soliti stereotipi vacanzieri”.