E’ davvero incredibile, su Facebook un gruppo fondato in base al motto “Voliamo alto: base Ryanair a Torino” ha raccolto in poche settimane circa 7.000 adesioni. Il gruppo è nato per sollecitare la creazione di una base Ryanair a Torino in modo tale da disporre dal locale scalo di Caselle di un ampio ventaglio di destinazioni italiane ed europee raggiungibili a tariffe low-cost.
I promotori del sito ricordano come le “trattative con Ryanair vanno avanti da anni ormai e ad oggi Torino può giovarsi solo di alcuni collegamenti operati da altre basi Ryanair, brilla, dunque, di (poca) luce riflessa. Ryanair è l’unica compagna low-cost di grandi dimensioni interessata ad aprire una base a Torino visto che Easyjet ha deciso tempo fa di basarsi a Malpensa.” Viene inoltre sottolineato come una base Ryanair porterebbe beneficio a tutti, anche a chi non ama volare sulle low-cost, in quanto le compagnie tradizionali sarebbero costrette ad operare un taglio dei prezzi sulle tratte che oggi operano in regime di monopolio, nonché genererebbe ricadute economiche e di occupazione nel settore legato al mondo dell’aviazione e a quello turistico. Ora cambiando regione, se si naviga sul sito www.comitatoaeroportociampino.it troverete invece comunicati e annunci ove in pratica non si vede l’ora che Ryanair e le altre compagnie abbandonino lo scalo di Ciampino per differenti lidi.
Insomma, appare evidente che mentre qualcuno spinge per far si che le low cost se ne vadano altrove lontano dal loro luogo di abitazione, altri invece si danno da fare per perorarne la loro venuta, non con semplici collegamenti, ma addirittura con “una base” la quale significa in pratica un notevole numero di movimenti.
Da sottolineare le differenti motivazioni. A Ciampino la richiesta è motivata soprattutto da una questione di inquinamento acustico; a Torino si chiede una base di Ryanair per avere destinazioni a portata del proprio scalo locale.
Sicuramente se si chiedesse agli abitanti di Ciampino, ma a voi non dispiace perdere dal vostro aeroporto i collegamenti con Londra o altre destinazioni? La risposta che si otterrebbe sarebbe assolutamente negativa, oppure del tipo i collegamenti si, ma non dall’aeroporto sotto casa. Questo ci riporta ad una considerazione da noi già proposta in passato. E’ nostra opinione infatti che se le compagnie low cost generassero posti di lavoro, ovvero se oggi l’aeroporto di Ciampino fosse abitato da dipendenti di compagnie aeree (come avveniva una volta, allorché era il primo scalo d’Italia) con ogni probabilità il rumore dei velivoli in decollo e atterraggio sarebbe decisamente affrontato con più sopportazione e meno stato di belligeranza.
Antonio Bordoni