E’ un nuovissimo indirizzo torinese ed è una vera chicca per chi voglia scoprire la città da un’angolazione decisamente insolita e privilegiata. Aperto dal 18 Aprile il piccolo Bed&Breakfast “VIASTAMPATORI” offre ai propri ospiti la possibilità di soggiornare nel palazzo in cui visse, più di trecento anni fa, la contessa Scaglia di Verrua, di cui si parlò come di una delle amanti del re Vittorio Amedeo II di Savoia.

Il numero 4 di Via Stampatori  è infatti conosciuto per Palazzo Scaglia di Verrua, uno dei più antichi palazzi torinesi, raro esempio di architettura Rinascimentale nella città barocca per antonomasia. 

La bella Jeanne Baptiste d’Albert de Luynes sposò nel 1683 il conte Giuseppe Maria Scaglia di Verrua trasferendosi a Torino nel bel palazzo a pochi passi da Piazza Castello. 

Una vicinanza alla casa reale che le valse i favori del re, il quale pare non esitasse ad inviare il marito in missioni particolarmente lontane dalla capitale sabauda… 

Le due camere del B&B “VIASTAMPATORI” si trovano al secondo piano del palazzo, a cui, proprio come nel XVII secolo, si accede dallo scalone monumentale di marmo. 

Ristrutturate e arredate in stile minimale ma accogliente, con qualche pezzo pregiato di design anni ’50-’60 (es. Eigh Chair di Afra e Tobia Scarpa del 1965) direttamente da Elena Boggio, l’ideatrice del B&B, le camere sono collegate da un’area “cucina” attrezzata e da una deliziosa terrazza che affaccia direttamente sul cortile con loggiato, impreziosito da affreschi seicenteschi.

Collocato nell’isola pedonale del Quadrilatero romano, a due passi dalla stazione ferroviaria di Porta Susa e a 5 minuti di taxi da quella di Porta Nuova, VIASTAMPATORI è un indirizzo perfetto per scoprire i mille affascinanti volti di Torino: dall’eleganza della sua architettura ben conservata alle avanguardie della prima capitale mondiale del Design (2008); dal nuovo Museo d’Arte Orientale (a 200 mt dal B&B!) al Museo del Cinema attraversando le piazze porticate già protagoniste della pittura metafisica di De Chirico.

E per i primi clienti il prezzo è particolarmente interessante: la camera singola viene proposta a 60,00 € a notte mentre la doppia a 100,00 €

Diverse le formule che permettono ai clienti business e leisure di soggiornare per un mese,  una settimana o un weekend.   

B&B VIASTAMPATORI – Via Stampatori 4, 10122 -Torino

  Informazioni e prenotazioni:  339-2581330 Elena Boggio – www.viastampatori.it

Indicazioni: in auto si raggiunge facilmente e dispone di parcheggi convenzionati (P.za Albarello, P.za Emanuele Filiberto). Un luogo perfetto per dimenticare l’auto e per muoversi a piedi o con la nuova metropolitana. E’ anche possibile raggiungere e visitare le residenze sabaude (Reggia di Venaria, Castello di Rivoli) utilizzando la rete dei servizi di bus e navette.

CURIOSITA’ – LA CONTESSA SCAGLIA DI VERRUA

Jeanne Baptiste d’Albert de Luynes (18 Gennaio 1670 – 18 Novembre 1736), figlia del duca di Luynes (una cittadina vicino alla Loira a Sud-Ovest di Parigi), giunse a Torino come sposa del conte Giuseppe Maria Ignazio Augusto Manfredo Gerolamo Scaglia di Verrua, Dragone di Sua Altezza Reale, il 25 Agosto 1683 quando non aveva ancora 14 anni.

Il re Vittorio Amedeo II la conobbe poco tempo dopo e si innamorò di lei. Inizialmente Jeanne gli resistette ma, nel 1689, incoraggiata dalla sua stessa famiglia, ne divenne l’amante. Riconosciuta ufficialmente da tutta la corte come la favorita di Vittorio Amedeo si attirò l’antipatia del lato femminile della famiglia reale, ma ciò non le impedì di raggiungere una posizione di grande potere. Diventò infatti un personaggio con grande influenza sulle decisioni, anche politiche, del regno sabaudo. Ebbe dal re due figli che furono entrambi legittimati ad assunsero importanti titoli nobiliari. Il grande amore tra lei e Vittorio Amedeo si tramutò però, col tempo, in una prigione. Nel 1700 il re la teneva ormai segregata e Jeanne de Luynes fuggì dal Piemonte e dall’opprimente gelosia del suo amante per trasferirsi a Parigi. Il suo salotto divenne un importantissimo luogo di ritrovo, non solo mondano ma anche culturale, della capitale francese. La contessa raccolse una importante collezione di opere d’arte che è ora conservata da importanti musei tra cui il Louvre di Parigi la National Gallery di Londra.

A partire dalle vicende narrate nel romanzo “Jeanne de Luynes, Comtesse de Verue” di Jacques Tournier è stato tratto nel 1990 il film La Puttana del Re (La putain du Roi) con Valeria Golino nel ruolo di Jeanne de Luynes e Timothy Dalton in quello del re Vittorio Amedeo II, regia di Axel Corti.