“È una improvvisa, imprevista e preoccupante battuta d’arresto quella che, nostro malgrado, registriamo nelle previsioni turistiche degli italiani per il ‘ponte’ del 2 giugno dopo una Pasqua che aveva fatto evidenziare incoraggianti segnali di ripresa, soprattutto per le città d’arte”. È questo il commento del Presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati previsionali di una indagine realizzata dalla Federazione con il supporto tecnico dell’Istituto EMG Ricerche. 

L’analisi è stata svolta per tenere sotto stretto controllo l’andamento del mercato turistico ed è stata effettuata, con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche), dal 20 al 26 maggio su un campione di 3.000 persone maggiorenni rappresentativo degli oltre 47 milioni tra coloro che costituiscono l’intera popolazione maggiorenne.

            “Una battuta d’arresto che ci preoccupa fortemente -continua Bocca- e che arriva lasciandosi alle spalle un andamento turistico complessivo in tenuta, per quanto riguarda i pernottamenti ed un calo per quanto riguarda i fatturati delle aziende ricettive.

            “Ci lascia pertanto esterrefatti -accusa il Presidente degli Albergatori italiani- l’ipotesi, contemplata nella manovra finanziaria varata dal Consiglio dei Ministri, che legittima il Comune di Roma ad istituire una tassa di soggiorno sui turisti che ha subito sollecitato gli appetiti di altre città come Venezia e Milano.

“Il turismo italiano -prosegue Bocca- è stanco di essere considerato un semplice bancomat fiscale a richiesta. Noi siamo uno dei pochissimi settori economici di questo Paese che ancora produce occupazione, non delocalizza le proprie unità produttive, non può immagazzinare l’invenduto. Doti da premiare ed esaltare.

“Ed invece di incentivarlo, considerandoci uno dei fiori all’occhiello del sistema Paese -conclude Bocca- vediamo all’orizzonte il rischio di nuovi balzelli che alla lunga produrranno un danno immediato per gli imprenditori e conseguentemente per le casse dello Stato”.

            IL ‘PONTE’ DEL 2 GIUGNO – Saranno circa 5,4 milioni (pari all’11% della popolazione maggiorenne, rispetto ai 5,8 milioni del 2009) gli italiani che approfitteranno del ‘ponte’ del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive, dormendo almeno 1 notte fuori casa.

            La flessione ammonta a circa il 7%.

            Di essi la stragrande maggioranza, pari all’87,5% (rispetto all’88,2% del 2009) rimarrà in Italia.

 

Un restante 11,6% (rispetto all’11,8% del 2009) andrà all’estero.

            DOVE IN VACANZA – Nella scelta della tipologia della vacanza di questo ‘ponte’ le località marine saranno quelle prese letteralmente d’assalto.

            Il 59,6% (rispetto al 62% del 2009) sceglierà il mare, il 16,1% (rispetto al 21,4% del 2009) andrà in località di montagna e l’11,5% (rispetto al 6,7% del 2009) preferirà le città d’arte maggiori e minori.

            Un 3,4% (rispetto al 2,4% del 2009) preferirà le innumerevoli località lacuali del Bel Paese ed un 1,7% (rispetto allo 0,9% del 2009) ne approfitterà per una pausa termale.

            DOVE SOGGIORNARE – L’alloggio vedrà una affermazione della struttura alberghiera con il 31,3% (rispetto al 29,9% del 2009) della domanda.

            Seguono la casa di proprietà con il 23,6% (rispetto al 27,9% del 2009) della domanda, la casa di parenti o amici con il 16% (rispetto al 16,2% del 2009), l’appartamento in affitto con il 5,7% (rispetto al 5,8% del 2009), l’agriturismo con il 3,8% (rispetto al 2,5% del 2009) ed il campeggio con il 3,2% (rispetto al 3,1% del 2009).

SPENDENDO QUANTO – La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 245 Euro (rispetto ai 225 Euro del 2009).

Ciò determinerà un giro d’affari turistico di circa 1,3 miliardi di Euro, come avvenuto nel 2009.

La permanenza media, infine, si attesterà sulle 3,4 notti, rispetto alle 2,9 notti del 2009.