Non è detto che il turismo dei grandi numeri sia sinonimo di scempio ambientale: anche nell’industria del turismo “pesante” è possibile pensare e attuare politiche che consentano di preservare il bene primario alla base del turismo: il territorio, con le sue fragilità. E’ la sfida che ha deciso di percorrere il Veneto, prima regione turistica italiana con oltre 60 milioni di presenze (oltre il 16% del totale nazionale) e 14 milioni di arrivi (circa il 15% del totale nazionale). Per questo l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi ha firmato oggi a Venezia con il vicepresidente della Commissione europea con delega al Turismo Antonio Tajani un protocollo d’intesa che farà del Veneto la regione pilota per le politiche europee in tema di turismo sostenibile.

La “promozione del turismo sostenibile, responsabile e di qualità” è una delle principali azioni previste nella recentissima comunicazione della Commissione europea riguardante il nuovo quadro politico per il turismo europeo. “La sostenibilità del turismo – ha spiegato il commissario europeo – riguarda numerosi aspetti: l’utilizzo responsabile delle risorse naturali, la considerazione dell’impatto ambientale delle attività (produzione di rifiuti, pressione esercitata su acqua, suolo e biodiversità…), l’impiego di energie “pulite”, la protezione del patrimonio e la salvaguardia dell’integrità naturale e culturale delle destinazioni turistiche, la qualità e durata dei posti di lavoro creati, le ripercussioni economiche locali o la qualità dell’accoglienza”. “Gran parte dei progetti avviati e di quelli allo studio nel Veneto – ha sottolineato l’assessore Finozzi –sono in piena sintonia con gli assi della politica turistica europea. Già dalla fine del 2009 il Veneto ha aderito alla rete europea del turismo sostenibile e competitivo “NECSTouR”. Nel marzo 2010 la Regione ha dato la sua adesione al Progetto “ERNEST − European Research NEtwork on Sustainable Tourism” e ha predisposto un Piano per il Turismo sostenibile e competitivo, incentivando Enti locali e Strutture ricettive ad acquisire le certificazioni ambientali (Emas ed Ecolabel). Proprio in questi giorni ha completato l’istruttoria delle domande pervenute di adesione al Piano, con risultati estremamente positivi”.

“Il Veneto – ha concluso Tajani – è la prima Regione in Europa che si impegna fortemente ad applicare le linee di indirizzo della politica europea. Mi inorgoglisce che la Regione pilota per la sperimentazione di quanto abbiamo elaborato sia proprio una regione italiana”.