Green un tempo solo un colore, oggi é una vera e propria industria! Pensare all’ambiente oggi é una questione economica allargata: da Wall Street ad Hollywood e da San Juan a Charlotte Amalie ,“global warming” e “sostenibilità” fanno parte della vita quotidiana. Più che mai anche il consumatore gravita verso attività di business con modalità green, mentre varie imprese stanno scoprendo che investimenti a breve termine nella tecnologia green, ripagano sul lungo termine.

Molto del dibattito in corso verte sulle alternative energetiche e sui veicoli ibridi, ma anche l’immobiliare gioca un ruolo vitale. C’è molto spazio per migliorare: a partire dall’edilizia degli edifici che contribuiscono al consumo del 65% d’elettricità e il 30% dell’emissione di gas, pensando all’uso dei materiali ed allo smaltimento delle scorie. Gli imprenditori dell’immobiliare possono contribuire a ridurre i danni sull’ambiente e risparmiare energia.

Gli incentivi finanziari ed il risparmio energetico alle Isole Vergini Americane contribuiscono a compensare il prezzo più incisivo per un’edilizia green. Già deduzioni d’imposta sono contemplate per ogni edificio commerciale che osservi i sistemi elettrici a consumo ridotto, ed incentivi di base semplici stimolano i proprietari di case ad installare pannelli solari.

Molte società stanno annullando le emissioni di carbonio o di altri gas che causano il global warming. Stimolare progetti d’energia eolica, solare e la coltivazione di piante contribuisce a ridurre sensibilmente le emissioni di carbonio. Sole, vento e piante sono tre elementi ampiamente presenti nell’arcipelago caraibico.

Il governo dell’arcipelago sta muovendo passi importanti per sviluppare altre tecnologie, quali il riciclaggio dei rifiuti, l’uso d’energia solare, geotermica ed eolica.

Le  U.S. Virgins Islands saranno la sede di 49 MW di capacità per lo smaltimento energetico entro la fine del 2012: il primo progetto energetico alternativo per la meta turistica, una soluzione alle problematiche causate dall’eccesso di rifiuti. Infatti l’azienda Alpine Energy Group ha recentemente ufficializzato il piano per sviluppare due impianti energetici sulle isole, pari ad un investimento di 440 milioni di US$. Un impianto di  33-MW sarà costruito a St. Thomas, atto a servire sia quest’isola così come St. John; un altro impianto da 16-MW sarà costruito a St. Croix.  Gli impianti smaltiranno 146.000 tonnellate di rifiuti solidi l’anno, producendo vapore ed energia elettrica. Gli impianti giungono al momento giusto poiché l’arcipelago non ottempera alle misure imposte dall’EPA (US Enviromental Protection Agency). Attualmente il consumo d’energia pro capite è cinque volte superiore a quello continentale statunitense, e fino ad oggi dipendente da generatori di petrolio per l’energia elettrica, vieppiù costoso con l’aumento del prezzo del carburante. L’economia locale è inoltre particolarmente vulnerabile al blocco delle forniture ed alla fluttuazione dei prezzi.

Il governatore delle US Virgin Islands John P. de Jongh, Jr. ha firmato un memorandum d’intesa con le agenzie federali per sviluppare un piano di sviluppo d’energia pulita per l’arcipelago. L’arcipelago può ridurre la sua dipendenza dal carburante fossile del 60% entro i prossimi 15 anni, sviluppando risorse energetiche rinnovabili. Nell’aggressivo piano di sviluppo sono coinvolti i trasporti, l’erogazione d’energia, il risparmio energetico, il turismo e l’industria.  

Nell’Aprile 2009, la International Partnership for Energy Development in Island Nations (EDIN) ha selezionato le  U.S. Virgin Islands per uno dei suoi tre progetti pilota.

Con i sistemi finanziari e regolatori appropriati, le U.S. Virgin Islands potrebbero diventare un modello per l’energia rinnovabile, specialmente per altre isole, nazioni e territori. A questo proposito una massiccia campagna educativa è stata lanciata da VIWMA, Virgin Islands Waste Management Authority a tutti i livelli demografici dell’arcipelago, con il messaggio Preserve Paradise, pensato per un’azione mirata localmente, tesa a promuovere i benefici del riciclaggio dei rifiuti, la riduzione dell’impatto negativo del global warming e l’educazione pratica della comunità dell’arcipelago a partire dall’età scolare. Iniziative green coprono uno spettro abbastanza vasto di questioni ambientali a beneficio economico e sociale per i cittadini, le comunità, le aziende e le industrie. Questo progetto coinvolge tutti gli impiegati dell’Authority e serve da esempio per qualsiasi altra agenzia governativa e non. Il passo più semplice è lo smaltimento dei rifiuti differenziati, alluminio, carta e plastica, che si possono raccogliere presso dei mini centri di riciclaggio creati dalla VIWMA. Un Caraibi green ed efficiente é il primo passo contro il global warming ed in nessun altro luogo la realtà dell’aumento del livello del mare è più palpabile come sulle isole.