Mentre tutto il settore si affanna a “tirare a campare” e vede sempre più nero il proprio futuro, c’è chi, per nostra fortuna, pensa a tirarci su il morale dandoci dei dati molto buoni sul turismo, che, sinceramente, a nessuno di noi risultano. Siamo tutti ignoranti oppure quello che accade a noi personalmente non accade agli altri? L’ottimismo del nostro Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che ci ha comunicato i dati rilevati dall’Isnart, ottenuti attraverso numerose interviste telefoniche effettuate per l’Osservatorio del Turismo, ci lasciano molto ma molto perplessi. Ma dove sono i 30 milioni di italiani che si apprestano ad andare in vacanza? E, soprattutto, dove hanno prenotato? E inoltre, a quanti di noi risulta che ci sia stato un aumento del 16% di vacanzieri rispetto al 2009? Non solo, abbiamo anche i dati della spesa media per i viaggi dei nostri connazionali: circa 700 euro a persona per restare in località di villeggiatura in Italia, e circa 1.140 (quanta precisione!) per i viaggi all’estero. Magari fosse vero! In realtà, ognuno di noi può constatare amaramente che la gente che va in vacanza è fortemente diminuita, mentre è cresciuto il numero delle persone che si fanno ospitare da parenti o amici in qualsiasi casa essi abbiano nelle varie località di mare, montagna o collina.
Ma come vengono effettuate queste indagini? E’ forse la gente che risponde al telefono ad inventarsi le vacanze, perché si vergogna di dire che resterà a casa, oppure se le inventa qualcun altro che ha interesse a farci credere che “tutto va bene Madama la Marchesa”, come diceva una vecchissima canzone?
Si è parlato di aiuti al settore attraverso i crediti finanziari, ma qualcuno ha visto qualche soldo? E dei famosi “Bonus” per le famiglie poco abbienti, ne vogliamo parlare? A me non sembra che ci sia stato quel grande successo tanto decantato attraverso i media!
Veniamo presi in giro e dovremmo anche far finta che ciò che ci viene detto sia la sacrosanta verità!
Abbiamo aumentato il numero dei turisti (italiani e stranieri) a Roma? Bene, allora bisogna punirli con una bella tassa di soggiorno che varia da 2 a 5 euro al giorno a seconda della categoria dell’hotel. Però la tassa viene applicata ‘solo’ per i primi 3 giorni, che diamine, mica s’impoveriranno per così poco! Qualcuno che effettua i sondaggi, però, ha controllato se gli hotel e i ristoranti di Roma hanno dovuto abbassare le loro tariffe per poter prendere i clienti? Ci sono hotel a 4 stelle che hanno applicato prezzi anche da B&B pur di tenere occupate le stanze e il personale! Ma i sondaggisti le conoscono queste cose, oppure non sono interessati a saperle?
In tutto questo stato di ottimismo (che è sempre il profumo della vita, come diceva il poeta Tonino Guerra in uno spot televisivo), L’Alitalia ha chiesto alla Iata che i pagamenti dei BSP avvenissero settimanalmente e non mensilmente – come è avvenuto fino ad oggi – senza contare che molte agenzie Iata lavorano con aziende o Cral che pagano ‘a babbo morto’, cioè a 30 o a 60 giorni dall’emissione dei biglietti! E poi…vogliamo parlare dello spot del nostro Presidente del Consiglio nel quale invita gli italiani a trascorrere le vacanze in Italia? Ma come, quando in America è accaduta la stessa cosa per bocca dell’allora Presidente Bush, abbiamo tutti criticato la cosa. Ora, invece, dovremmo essere contenti e fare i salti di gioia se i soldi restano in Italia. Ma il Presidente Berlusconi e il Ministro Brambilla sono al corrente che esistono migliaia di agenzia che si dedicano solo all’autgoing? Lo sanno che sono a rischio migliaia di posti di lavoro? E sono a conoscenza che all’estero ci sono tanti villaggi costruiti da operatori italiani nei quali lavorano tanti giovani italiani? Che facciamo? Li chiudiamo e facciamo tornare tutti a casa dai genitori?
E se, per ripicca, anche gli altri paesi decidessero di far boicottare l’Italia, cosa succederebbe?
Il fatto è che quando si parla di turismo, bisognerebbe conoscerlo, sia nel bene che nel male.
A proposito, qualcuno considera il nostro settore un malato immaginario. E perché solo il nostro, mentre tutti gli altri settori sono in crisi?
Non basta fare una passeggiata di domenica al Colosseo e ai Fori Imperiali per dire che c’è un aumento esponenziale di turisti a Roma. Vivo da sempre a Roma e di turisti in tanti, ma tanti anni, ne ho visti anche di più!
Liliana Comandè
Ciao Lili hai ragione e’ sempre bello leggerti.
Passero’ in agenzia per salutarti ed abbracciarti ormai dopo le ferie.
1 bacione Francesca Marcocci
“il fatto è che quando si parla di turismo, bisognerebbe conoscerlo, sia nel bene che nel male.”
Sacrosanta verità che vale anche per ogni qualsivoglia argomento. Regola che non vale per i nostri “tuttologi politicologi” che sentono solo il dovere di apparire e di fingere sempre di essere gli “esperti che sanno tutto su tutto” e contribuire “…la presa in giro della vita”
Gentile Liliana,
a nostro avviso i dati sbandierati sull’ottima salute del settore si avvicinano vagamente al concetto di propaganda. Di fatto si tratta di dati ottenuti tramite sondaggi. La invito a leggere e commentare il nostro commento in proposito:
http://www.ghnet.it/i-dubbi-di-federconsumatori-i-dati-sul-turismo-in-italia-sono-pubblicita-ingannevole/
Più che “concetto” di propaganda, io la definirei pura e semplice propaganda rivolta al cosiddetto “popolo bove” che prende per oro colato tutto ciò che gli viene riferito. Solo gli imprenditori del settore sanno come stanno realmente le cose, a dispetto di tutti i sondaggi che vengono effettuati – di parte o meno. Un tempo, quando le notizie venivano edulcorate o falsate (soprattutto nei paesi dell’Est Europa, Russia in testa) si diceva che c’era un regime e, quindi, le cattive notizie non potevano essere riferite. Noi siamo in un cosiddetto paese democratico, ma non mi sembra che le notizie che ci vengono date corrispondano alla verità! O sbaglio?