Situata nell’Alto Lazio, la provincia di Viterbo offre una natura affascinante, terme, enigmatici reperti etruschi, palazzi e mostri di pietra. La spettacolare Festa di Santa Rosa il 3 settembre. Il tutto facendo base alla Locanda della Chiocciola a Orte. 

Questa è la terra degli Etruschi e Tuscia è il nome che è stato attribuito al vasto territorio dell’Etruria nella tarda antichità ed Alto Medioevo. È attraversata dalla Via Francigena, che si snoda tra antichi borghi e colline verdeggianti. Nei dintorni di Orte sorge La Locanda della Chiocciola, piccolo hotel di charme ambientato in un casale del ‘400.

La posizione strategica della Locanda, che domina la valle del Tevere, permette di visitare luoghi di notevole interesse archeologico, naturalistico e storico: Viterbo e Tuscania, i laghi di Bolsena e Vico; i giardini di Villa Farnese e di Villa Lante della Rovere e quello dei Mostri di Bomarzo; riserve naturali e siti archeologici etruschi. Dopo le visite ci si rilassa in due nell’intima spa della Locanda e si assaggia la genuina cucina locale.

1. Gli Etruschi

Alcune delle maggiori testimonianze della civiltà etrusca sono visibili a Tarquinia. Il quattrocentesco Palazzo Vitelleschi ospita il Museo Archeologico, le cui sale accolgono tra l’altro parte della decorazione fittile del Tempio dell’Ara della Regina, come la celebre coppia di cavalli alati e numerosi sarcofagi. La tombe della Necropoli di Monterozzi sono celebri in tutto il mondo per i loro affreschi.

2. Laghi e vulcani

Il paesaggio della Tuscia Viterbese è affascinante per la sua varietà, che poche altre zone d’Italia possono vantare. Le verdi colline e i monti che coprono la Tuscia altro non sono che vulcani e i loro crateri sono colmati da laghi. I maggiori sono il Lago di Bolsena, il Lago di Vico, il Lago di Bracciano e quello più piccolo di Martignano. Molte sono anche le riserve naturali, come quella del lago di Vico (Caprarola), della Valle del Treja (Calcata), di Monte Rufeno (Acquapendente), di Marturanum (Barbarano Romano) e della Valle dei Calanchi (Bagnoregio).

 

3. Il Palazzo dei Papi a Viterbo

Viterbo si stringe nell’abbraccio delle mura castellane, con il quartiere medievale, la cattedrale di San Lorenzo e il magnifico Palazzo dei Papi: Viterbo infatti fu sede papale nel XIII secolo e vide succedersi ben sei pontefici. La facciata austera di nuda pietra si prolunga in una loggia leggera. La massiccia scala centrale conduce al Salone del Conclave.

 

4. Santa Rosa

Il 3 settembre Viterbo è scenario di una manifestazione unica al mondo, esaltante, quasi indescrivibile per la sua bellezza, spettacolarità ed emozione. La macchina di Santa Rosa, patrona della città, consiste in una torre illuminata da fiaccole e luci elettriche, alta circa trenta metri e pesante cinque tonnellate, che viene portata a spalla lungo il centro cittadino, tra ali di folla in delirio.

 

5. Le chiese romaniche di Tuscania

La medievale Tuscanica, collocata su uno sperone tufaceo, conserva fuori dalla sua cinta urbana due magnifiche, famose chiese in stile romanico-lombardo: la Chiesa di San Pietro con il suo mirabile rosone centrale cosmatesco, e la Chiesa di Santa Maria Maggiore dai tre portali ricchissimi di decorazioni e dalla poderosa torre campanaria.

 

6. Le terme

Area vulcanica per eccellenza, la Tuscia è terra ricca di acque termali, La sorgente più famosa è quella del Bullicame, a circa Km.2 da Viterbo, le cui acque sgorgano ad una temperatura di 58°C, ed alimentano le magnifiche Terme dei Papi a Viterbo. La monumentale piscina di oltre 2.000 mq è aperta tutto l’anno con orario continuato (il sabato anche la sera fino all’una di notte). Il piacere di immergersi nelle acque fumanti nei mesi invernali rende questo luogo unico e suggestivo oltre che salutare. Altre sorgenti termali, in parte utilizzate, si trovano nelle vicinanze di Orte e Vetralla con acqua sulfurea a 30 gradi C.

 

7. I prodotti tipici

La gastronomia del Viterbese è semplice e genuina. Si inizia con una salutare zuppa di legumi o con “l’acquacotta” a base di patate, cicoria, pomodori e cipolla; ottime le paste all’uovo come il tradizionale “fieno” di Canepina, i tipici gnocchi e la gustosa polenta sulla spianatoia. Il pesce è cucinato in tutte le sue varianti, sia lungo il litorale marino che in prossimità dei laghi. Tra le pietanze di carne da ricordare “l’abbacchio” cotto arrosto o alla cacciatora, la “porchetta” e la cacciagione accompagnata da funghi freschi locali. Tra i prodotti caseari artigianali ricordiamo la caciotta, il pecorino e la ricotta. La viticoltura, diffusa in tutto il territorio per le favorevoli condizioni climatiche, offre vini rossi e bianchi, secchi (Est-Est-Est, Colli Etruschi, Colli Cimini) e dolci (Cannaiola di Marta e Aleatico di Gradoli), che ben si accompagnano ai dolcetti casarecci al gusto di nocciola (tozzetti) e castagne dei Monti Cimini. Di grande importanza la produzione di olio extravergine di oliva delle zone di Canino, Vetralla e Bolsena.

 

8. I giardini

Molti palazzi e ville principesche esibiscono giardini meravigliosi, come i celebri giardini all’italiana di Palazzo Ruspoli a Vignanello, quelli di Villa Farnese a Caprarola e di Villa Lante a Viterbo. Il centro botanico Moutan di Vitorchiano vanta la più ricca e completa collezione al mondo di peonie, un pezzo di Cina trasportato nel viterbese!

 

9. I “mostri”

Imperdibile per un turista che visita la zona è il Sacro Bosco di Bomarzo, meglio conosciuto come “Parco dei mostri”, che sorge su di un pendio sottostante il castello Orsini. L’autore di questa creazione inconsueta, realizzata nella seconda metà del Cinquecento, è Pirro Ligorio per il principe Pier Francesco Orsini, originale ed eclettico personaggio del Rinascimento italiano. Gli stravaganti “mostri” sono ricavati nei massi di pietra vulcanica sparsi in tutto il parco. I più interessanti sono: il Mascherone, l’Elefante in battaglia e il Drago in lotta coi veltri (evidenti gli influssi asiatici) e la Casetta inclinata.

10. La Locanda della Chiocciola

I proprietari, Roberto e Maria Cristina de Fonseca Pimentel, gestiscono personalmente La Locanda della Chiocciola ed accolgono gli ospiti con calore e cordialità.

All’interno del magnifico giardino che circonda la casa si trova una grande piscina (abitualmente aperta dal 1° Maggio a fine Settembre). All’ombra di portici e pergole ci si può rilassare in tutta tranquillità. Il servizio ristorante viene effettuato sia nella sala interna, scaldata in inverno da un maestoso camino del ‘600, sia in giardino sulla terrazza esterna che domina la vallata. Il centro benessere è uno spazio intimo, affacciato con vetrate sulla verde vallata, e viene prenotato da due persone per uso esclusivo. Otto graziose camere dai nomi poetici sono dislocate tra l’antico casale e la dépendance “I Noccioli”. L’arredamento è semplice ed accogliente. Prezzo per la camera doppia Standard nel 2010 da 130 a 150 euro. Superiore da 160 a 180 euro.

La Locanda della Chiocciola – Loc. Seripola – 01028 Orte (Viterbo)

Tel. 0761/402734 – Fax 0761/490254 – Cell. 348/5108309

www.lachiocciola.net – e-mail [email protected]