Il Centro Cinema Città di Cesena torna al Lido alla 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia con una mostra di fotografie di scena che raccontano le varie location regionali toccate dal cinema italiano nel corso di un trentennio, partendo da “L’avventura” di Michelangelo Antonioni (1960) e finendo con “Che ora è?” di Ettore Scola (1989)
Dall’1 all’11 settembre 2010 al Primo Piano del Palazzo del Cinema
Un cinema fatto non solo di riprese, ma anche di immagini. Di singoli fotogrammi che immortalano una scena, girata in una strada, in una piazza, nelle campagne, in giro per l’Italia. Scatti rubati fra un ciak e l’altro, quando la cinepresa usciva dagli studi cinematografici e andava a indagare i luoghi e le persone, in un lungo viaggio sentimentale che dalla Valle d’Aosta arriva fino alla Sicilia.
Dopo il successo di “Viaggi in Italia. Set del cinema italiano 1941-1959”, il Centro Cinema Città di Cesena torna al Lido, in occasione della 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, con la mostra fotografica “Viaggi in Italia 2. Set del cinema italiano 1960-1989”, seconda parte di un originale progetto espositivo che vedrà la sua conclusione nel 2011, con la terza trance della rassegna.
Dall’1 all’11 settembre al primo piano del Palazzo del Cinema cinquanta scatti in bianco e nero raccontano le varie location regionali toccate dal cinema italiano nel corso di un trentennio, partendo da “L’avventura” di Michelangelo Antonioni (1960) e finendo con “Che ora è?” di Ettore Scola (1989).
Se nella tappa iniziale del progetto triennale “Viaggi in Italia” si erano documentati i primi set regionali dei film italiani del dopoguerra, in questa seconda trance si vuol rendere conto dell’ampio girovagare, nel corso del trentennio successivo, del nostro cinema, deciso nella ricerca di nuove location regionali.
“Viaggi in Italia 2. Set del cinema italiano 1960-1989”, muovendosi con i medesimi criteri (a cominciare dall’esclusione dei film girati unicamente a Roma, già ampiamente analizzati in passato), punta a restituire scenari urbani ed extraurbani, di piccoli paesi e di campagne, scelti come luoghi per raccontare le storie più diverse, secondo modalità tra le più disparate, tra film d’autore e cinema popolare.
L’obiettivo era quello di costruire un’esposizione che desse testimonianza, da un lato, della varietà delle singole location regionali (tutte le regioni sono rappresentate, ad esclusione del Molise) e, dall’altro, della diversificazione produttiva e di genere che ha caratterizzato il cinema italiano dall’inizio degli anni ’60 fino alla fine degli anni ’80.
Il tutto cercando di mettere in evidenza, anche attraverso molti scatti inediti, l’alto risultato qualitativo conseguito da varie generazioni di fotografi di scena.
Trent’anni di cinema immortalati: in mostra, fra gli altri, gli scatti sui set di Il sorpasso di Dino Risi (1962), Anni ruggenti di Luigi Zampa (1962), La visita di Antonio Pietrangeli (1963), Vaghe stelle dell’orsa di Luchino Visconti (1965), Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini (1966), Per grazia ricevuta di Nino Manfredi (1971), Prima notte di quiete di Valerio Zurlini (1972), Romanzo popolare di Mario Monicelli (1974), La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati (1976), Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani (1977), Non ci resta che piangere di Benigni e Troisi (1985), Un ragazzo di Calabria di Luigi Comencini (1987), Il grande Blek di Giuseppe Piccioni (1987), Francesco di Liliana Cavani (1989).
Le foto provengono dall’archivio del Centro Cinema di Cesena, che da oltre un decennio riserva una particolare attenzione alla fotografia di scena, vantando una preziosa raccolta che attualmente conta oltre 100.000 fotografie di scena, tra stampe e negativi. Questo grazie agli archivi storici acquisiti con le donazioni ricevute da archivi e fondi di importanti personaggi legati al cinema (Antonio Pietrangeli, Gian Vittorio Baldi, Vittorio Bonicelli) e alla fotografia (Vittorugo Contino, Divo Cavicchioli) e grazie al fondo del concorso nazionale per fotografi di scena CliCiak, quest’anno alla sua 13ª edizione.
Per la realizzazione della mostra la ricerca, in parte, si è allargata anche ad altri archivi fotografici, pubblici e privati. In alcuni casi sono stati chiamati in causa direttamente registi, fotografi e case di produzione, che hanno risposto con prontezza e generosità alle richieste. Alla lunga carrellata dell’esposizione si sono aggiunte, in catalogo, altre foto che, una volta scovate, meritavano di essere presentate.
Con questa mostra il Centro Cinema Città di Cesena porta per l’ottavo anno consecutivo al Festival di Venezia una mostra di foto di scena (fra le precedenti edizioni, oltre a “Viaggi in Italia” primo step, si ricordano nel 2006 quella dedicata a Roberto Rossellini, nel 2007 quella sul Western all’italiana e nel 2008 quella dedicata ad Anna Magnani). Otto anni consecutivi al Lido per rendere ancora volta una testimonianza sull’importanza della fotografia di scena, capace di regalare allo spettatore una visione parallela, talvolta più ricca, del film e della sua realizzazione.
La mostra, promossa dal Centro Cinema Città di Cesena, La Biennale di Venezia, la Regione Emilia-Romagna e Annecy Cinéma Italien, è curata da Antonio Maraldi e sarà accompagnata da un catalogo trilingue.
Il progetto espositivo in tre trance si concluderà nel 2011 con la mostra “Viaggi in Italia 3. Set del cinema italiano 1990-2010”.