Oltre 28 mila contatti e quasi 22 mila nuovi visitatori sul sito www.buonivacanze.it, per 845 prenotazioni in una settimana: c’è grande interesse per la ripartenza dei Buoni vacanze dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, il 2 agosto, del decreto firmato dal ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, che riattiva la procedura di richiesta dei Buoni, utilizzabili da tutti i cittadini per le proprie vacanze in Italia già a partire dal 23 agosto fino al 3 luglio 2011, ad esclusione del periodo compreso tra il 20 dicembre e il 6 gennaio. Per accedere al contributo, basta prenotare sul sito www.buonivacanze.it e seguire le istruzioni.

Il nuovo decreto contiene importanti novità. Si introduce un nuovo criterio di valutazione della situazione economica e familiare per l’accesso ai Buoni: non più il reddito lordo ma il parametro ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) della famiglia, che favorisce i nuclei familiari più numerosi. La tabella compresa nel decreto, inoltre, prevede contributi massimi ancora più elevati: fino a 1.240 euro per famiglia e si arriva a garantire fino al 45 per cento del costo totale del soggiorno. È infine prorogata al 20 dicembre 2010 la validità dei Buoni Vacanze già emessi nella prima tranche che aveva scadenza al 30 giugno 2010. “Fin dalla prima fase di attuazione del progetto, a partire dal 20 gennaio scorso – ricorda il ministro Brambilla – abbiamo registrato un largo consenso tra i cittadini e le imprese turistiche fornitrici di servizi. Nella fase sperimentale, quasi 7000 famiglie hanno utilizzato i Buoni per andare in vacanza, generando nuova spesa turistica per circa 5 milioni e mezzo, e altri 18 mila italiani hanno manifestato l’intenzione di usufruire dei contributi, per una spesa turistica potenziale di oltre 20 milioni di  euro. Inoltre, abbiamo raggiunto la quota di 4500 strutture e operatori del settore che hanno aderito all’iniziativa, ricavandone benefici economici in un periodo dell’anno escluso dai grandi flussi turistici. La persona – conclude il ministro – è sempre al centro  della nostra azione politica e con il riavvio della procedura sono certa che potremo aiutare molte altre famiglie italiane a concedersi un periodo di vacanza, intesa come momento di benessere psicofisico, opportunità di coesione sociale ed arricchimento culturale; in sostanza, come miglioramento della propria qualità di vita”.