Cappuccetto rosso e il lupo cattivo. I ragazzi del Liceo G. Bruno di Melzo (Mi), attingono dalla favola della bambina col mantello rosso, per il loro video a difesa dei bambini e adolescenti dalla prostituzione. L’occasione? L’anniversario della Convenzione dei Diritti dei Bambini, 20 novembre 2010, da ricordare a fianco di ECPAT-Italia.

Quella dei bambini vittime di sfruttamento sessuale è “una favola” che non ha ancora visto la sua fine. Ci sono oltre 20mila bambini e ragazzi in Cambogia sfruttati sessualmente. 20mila cappuccetto rosso, degli oltre 2milioni coinvolti, nel mondo, nel mercato del sesso: vittime di traffico e tratta a scopi sessuali, ritratti nelle immagini pornografiche e adescati dai turisti del sesso.

Spaziocinema, il laboratorio della scuola che collabora da un anno con ECPAT, si è trasformato in una fucina di attori, sceneggiatori e registi, producendo uno spot e un videoclip (prossima uscita con canzone Girotondo di Fabrizio De Andrè) per informare e far riflettere ragazzi, famiglie e istituzioni. I risultati: oltre 60 studenti e molte famiglie coinvolte nel progetto audiovisivo; tre eventi (due ancora in programma, 19/12 e 22/05) per raccogliere fondi a favore del progetto di prevenzione in Cambogia.

Attraverso il progetto con la scuola di Melzo, ECPAT continua la sua opera di denuncia del dramma della schiavitù del sesso di bambini e pone l’accento sulla partecipazione giovanile, tema caro alla rete internazionale ECPAT e principio fondamentale della Convenzione.

Troppo spesso ai tavoli dove si discute dei diritti dell’infanzia non ci sono i ragazzi. ECPAT invece ha nel mondo una rete di giovani, ex vittime di sfruttamento e non, che vanno nei  villaggi a parlare ai ragazzi e ragazze a rischio. 

Accanto ai troppi “cappuccetto rosso” oggi ECPAT vede tra i protagonisti tanta gente, come il cacciatore buono,  “armata”, di creatività, entusiasmo, voglia di partecipare e di coinvolgere. La scuola di Melzo è tra  loro.