Di Cecilia Emiliozzi         

Qualcuno aveva sostenuto con grande convinzione che una delle soluzioni possibili in questo brutto momento poteva essere la specializzazione: puntare tutto su un determinato prodotto e diventare gli unici referenti, sbaragliando la concorrenza generalista. Ma è davvero così? Spagnamania, T.O. che la propria specializzazione ce l’ha nel nome ed è attivo da diverso tempo, non ci dà però notizie strepitose riguardo alla sua attività interamente incentrata sulla Spagna. Lavinia Barberini, dell’Ufficio Commerciale, sostiene che il T.O non ha fatto troppi investimenti sui charter, nonostante le Canarie siano una destinazione che si vende tutto l’anno. “I nuovi prezzi, presenti sui cataloghi dal 1 novembre”-ha detto Barberini-“sono solo lievemente ritoccati. La domanda stenta, con qualche eccezione per Capodanno. Per quella data abbiamo richieste per le città della Spagna e per il tour dell’Andalucia”. Interessante è la ricerca di nuove strade: Spagnamania ha avviato una collaborazione con la Turchia per l’incoming. E la pubblicità? E’ ancora l’anima del commercio? Sembra di sì, ma i budget sono limitati. “TTG e Napoli sono eventi di settore che hanno tuttora forza commerciale”-ha concluso Barberini-“ma essere presenti con uno stand è uno sforzo economico che in questo momento risulta troppo pesante. Partecipiamo, andiamo a vedere, ci teniamo informati ma senza investire come espositori”. Viva la faccia della sincerità, una volta tanto.