di Antonella Pino d’Astore
A ridosso delle vacanze di Natale, nella raffinata location dell’Hotel Radisson Blu a Roma, il 2 dicembre, i delegati Adutei si sono incontrati e si sono confrontati sullo “Sviluppo del Turismo Internazionale e Cooperazione tra i Paesi”.
(nella foto da sin.C.Cittadino, S.Zappalà, G.Skrt, P.Rubini)
L’Associazione dei Delegati Ufficiali del Turismo Estero in Italia è nata nel 1982 e attualmente è composta di 33 paesi soci cui si aggiungono 7 con uffici in più città. L’associazione ha lo scopo di rafforzare i legami della promozione turistica
in Italia tra i suoi membri, nonché promuovere tra gli stessi un costante scambio
d’idee e d’esperienze.
Ed è per questo che, nell’aprire il dialogo, il Capo Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, consigliere Caterina Cittadino, ha sottolineato: ” Questo incontro è di grandissimo interesse per il settore turismo, sarà utile per illustrare i progetti e ragionare sulle strategie. I rapporti internazionali con altri Paesi sono fondamentali per il Turismo. Con la promozione all’estero del nostro Paese possiamo accelerare per raggiungere importantissimi risultati.
Promuovere il turismo significa sviluppare un settore che consente al nostro paese d’essere leader nel mondo. Alla prossima edizione della BIT sarà presentato uno studio volto a chiedere all’OCSE quali sono i nostri vantaggi, quali sono gli interventi che possiamo fare, le nostre criticità, le nostre eccellenze nei confronti d’altri paesi”.
Il Sistema Italia ragiona sulle strategie, sui progetti, sulle iniziative e Caterina Cittadino ne illustra alcuni contenuti: “ Tra le strategie quella del Codice Etico, voluto e approvato dall’OMT. Attraverso azioni ed accordi comuni, è possibile, ad esempio contrastare il turismo sessuale. Tra i progetti, in cantiere c’è un’idea che potrebbe rivelarsi vincente: ospitare intellettuali nel proprio paese e attraverso i loro occhi produrre un’opera che racconti l’esperienza vissuta nel territorio. Tra le varie iniziative, sottolineo 42 accordi instaurati tra i vari paesi, volti ad individuare azioni comuni e scambi. I nostri rapporti si rivolgono anche ad altre organizzazioni internazionali come l’OCSE, l’Organizzazione Mondiale per il Turismo, l’Europa”.
Dal confronto emerge anche l’idea e la proposta di far crescere la “Destinazione Europa” e chiarisce Caterina Cittadino: “Considerare l’Europa una nuova destinazione turistica mondiale per il turismo, una meta che si confronta con altri paesi emergenti come Cina, Russia, India. Bisogna organizzare un vero e proprio osservatorio europeo, affinché le analisi d’ogni paese siano utili e significative per tutti gli altri. Un osservatorio europeo potrebbe essere uno strumento d’analisi che consenta di avere un quadro reale sulla situazione e intervenire correttamente, ad esempio come l’analisi della qualità.
A tal proposito, l’On. Brambilla ha firmato un accordo con il suoi omologhi francese e spagnolo per individuare percorsi comuni, un unico standard qualitativo europeo. A Malta, 15 giorni fa, abbiamo concordato un master plan per dare concretezza, termini e modalità per uno sviluppo del Turismo in Europa”.
Al tavolo di confronto ADUTEI emerge la necessità di rendere sempre più efficaci le modalità di comunicazione, promozione e marketing turistico. Interviene Paolo Rubini, Direttore Generale Enit: “ Recentemente abbiamo sostituito il vecchio logo Enit. Attraverso indagini, monitoraggi e analisi bisogna creare un focus sul paese, tracciare previsioni, intervenire con azioni di marketing, promozione e comunicazione.
Ad esempio la campagna pubblicitaria online: “Italia, Much More”, è molto piaciuta ai giovani. Anche attraverso il cinema si può promuovere il paese, perché il turismo è esso stesso emozione. Abbiamo un primato come fondatori di una fiera turistica online: Virtual Travel Market, 21-31 marzo e 10-21 ottobre. Trattative, contratti, tutto si svolge online, identificando le caratteristiche dell’operatore, interfacciando il buyer più compatibile. I costi? Per un operatore nazionale 3.500 euro, internazionale 9.000, con uno stand di 8 mq. Questa fiera non sarà alternativa a quelle fisiche, ma sarà complementare; sarà utile proprio per i piccoli operatori”.
Tra i relatori, Stefano Zappalà, Assessore al Turismo e Marketing del “Made in Lazio”, preferisce affrontare qualche argomento dal punto di vista politico: “ In Italia la costituzione prevede l’autonomia regionale sul tema del turismo. Il sistema però sta cambiando. Occorre prima di tutto riconoscere al turismo lo status d’industria, e il metodo organizzativo deve adeguarsi. Se tutti i 40 paesi dell’ADUTEI hanno le idee chiare, il progetto turismo darà risultati: aumenteranno gli arrivi, le presenze sul proprio territorio. Il turismo prima era considerato la cenerentola delle attività produttive. Non è più così: il settore turismo adesso ha un commissario europeo e una presidenza mondiale”.
Quale sono gli obiettivi per far decollare il “Made in Lazio”? Spiega Zappalà: “Nel Lazio risiedono i 2/3 del patrimonio culturale italiano, il 40% di quello mondiale, eppure siamo collocati alla metà della media delle presenze del mondo. Il Lazio è una serie d’eccellenze inimmaginabili, ma se i numeri descritti sono questi, vuol dire che non è molto conosciuto. Per questo siamo discutendo per proporre un piano strategico nazionale.
Da gennaio saranno approvati i progetti e le risorse disponibili; in seguito avvierò una serie d’incontri con i delegati dei paesi ADUTEI, per concordare azioni comuni. Il turismo è occupazione, investimento, risorse importanti. Le nostre eccellenze non si possono trasferire ma si devono valorizzare. Non dobbiamo essere indietro a nessuno, dobbiamo essere competitivi con i paesi emergenti nel settore turismo”.
Per il sen. Mario Cutrufo, Vicesindaco di Roma, occorre sviluppare il Turismo complementare, quello che porta i turisti oltre il centro storico: “ Siamo assenti sul turismo complementare, il turismo non deve concentrarsi solo nel centro storico, ma distribuirsi sul territorio. Vogliamo portare i turisti anche in altre zone della capitale; a tal proposito, sono stati stanziati 8 miliardi di cui 4 già spesi per questo progetto”.
Conclude il confronto Gorazd Skrt, Presidente ADUTEI: “41 paesi che si confrontano creano una realtà variopinta e variegata che spinge verso la promozione e la costruzione di una piattaforma d’intenti comuni. ADUTEI, nel tempo, ha instaurato ottimi rapporti con la stampa del turismo, proficue e costruttive relazioni con le fiere, con l’economia. Abbiamo fatti passi avanti anche con le istituzioni, sempre nell’ottica di promuovere un turismo di scoperte ed emozioni per ogni paese rappresentato da ADUTEI”.