L’inverno italiano, l’estate africana e gli insegnamenti Maasai. Il Kenya, negli ultimi anni, è una delle mete che gli italiani sembrano amare di più. Il flusso di turisti e viaggiatori provenienti dal nostro paese è uno dei più consistenti d’Europa e del mondo. Secondo il Kenya Tourist Board, il numero di italiani che nella prima metà dell’anno scorso hanno visitato il paese africano è stato superiore di circa il 36% a quello dello stesso periodo dell’anno precedente. Insomma, un incremento molto significativo. Così come molto significativa è l’affinità che ci spinge a preferire il Kenya.

I mesi migliori per visitare il paese africano – oltre a quelli che vanno da giugno a settembre – sono gennaio, febbraio e marzo, l’estate locale. Il clima è secco e temperato. Così, per chi abbia intenzione di programmare un viaggio nei primi mesi dell’anno, si tratta di una meta ottimale. E per chi abbia intenzione di associare al viaggio anche un’avventura indimenticabile, Bush Adventures propone un pacchetto di offerte uniche. Offre la possibilità di vivere a stretto contatto con la popolazione dei guerrieri Maasai, riassaporando una vita riequilibrata sui ritmi della natura e misurandosi con le tradizioni e gli insegnamenti degli stessi Maasai. Chiunque desideri staccare completamente dalla routine e dalla frenesia cittadine e voglia riassaporare il piacere della vita all’aperto, imparando cose nuove e inaspettate, e sfidando se stesso con divertimento e sicurezza, troverà ciò che vuole.

L’avventura, dopo l’arrivo a Nairobi, capitale del Kenya, e lo spostamento autonomo verso il campo, prosegue con una temporanea sospensione della realtà: si entra finalmente nel campo e successivamente nella  confinante riserva naturale dei Maasai, “Il ngwesi”,  dove ci si spoglia di tutto ciò che è superfluo e ci si abbandona a una nuova forma d’esistenza. Da quel momento in poi, si trascorrono le giornate a stretto contatto con la tribù e le serate in tende da safari con letti a baldacchino, disponendo di tutte le comodità, quali acqua calda e tre pasti al giorno cucinati da chef professionisti, serviti nel campo attrezzato. Le tende sono da due persone e il campo ne ospita al massimo 8. Il soggiorno lussuoso e l’atmosfera esclusiva, conferiscono all’esperienza il migliore dei comfort possibili.

Il team che accompagna i viaggiatori è composto dai direttori di Bush Adventures Laura Alessandrini e Silas Koiyaren Kitonga, e da tre istruttori locali. Laura Alessandrini, ex consulente aziendale di The Boston Consulting Group, ha abbandonato l’Italia quattro anni fa per trasferirsi in Africa e ha dato poi il via a questa idea originale. Silas ha invece lavorato con progetti sanitari locali, ed è stato per molti anni guida per i safari. I due istruttori sono Saita Kitonga e Lemparis Toronkos, nati e cresciuti nella tribù Maasai. Fatte le presentazioni, il team così composto condurrà gli amanti dell’avventura in viaggi indimenticabili.

L “Introductory Training” di 4 giorni è una breve introduzione al mondo Maasai, con passeggiate riconoscitive nei dintorni e la possibilità di apprendere le tecniche di combattimento di questi affascinanti guerrieri. Il “Survivor Training” è un gradino in più, 7 giorni di corso per acquisire le tecniche utilizzate dalla tribù attraverso la conoscenza di piante e cortecce per curare in modo del tutto naturale mal di schiena, mal di stomaco o raffreddori. Un vero e proprio corso di sopravvivenza perché oltre alla medicina naturale i Maasai insegneranno a trovare acqua potabile durante i periodi di secca, a proteggere i propri animali dagli attacchi, accendere un fuoco, a costruire trappole e recinzioni temporanee per il bestiame. Una volta appreso ciò, si potrà trascorrere un giorno e una notte nella savana e mettere in pratica tutte queste abilità dormendo sotto le stelle dopo aver condiviso davanti a un fuoco le esperienze degli anziani che racconteranno le  loro avventure (gli ospiti saranno sempre accompagnati dai loro istruttori). Un vero e proprio corso di sopravvivenza. Ultimo step per entrare davvero nel cuore e nello spirito Maasai è il “Full Training” di 12 giorni, che contempla tutte le attività del “Survivor Training”, più una serie di attivita’ tipiche dei guerrieri masai: dai balli e decorazioni tradizionali al profondo rapporto con il bestiame, fonte di sostentamento e ricchezza. Tutto quello che può insegnarci un viaggio è meno di quello che può insegnarci un’avventura. E quelle di Bush Adventures sono avventure nel vero senso del termine. Come ha scritto Bruce Chatwin “‎”La vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi”. I Maasai lo sanno.