Intervista ad Enzo Brilli Responsabile dell’Ente del Turismo del Guatemala
Ci sono mete che, talmente fuori dai circuiti turistici tradizionali, non risentono della crisi generale e del settore. Come dire: sono prodotti talmente di nicchia che il loro mercato non subisce oscillazioni. E’ il caso del Guatemala, luogo meraviglioso e ricchissimo di una storia plurimillenaria, poco conosciuto, poco pubblicizzato, visitato da turisti motivati e di una certa cultura. L’entusiasmo con cui ne parla Enzo Brilli, storico Responsabile dell’Ente del Turismo del Guatemala, fa venire voglia di partire subito e soprattutto fa sentire un po’ in colpa per il fatto che poco si sa di questo straordinario paese. Purtroppo, ed è un’opinione condivisa con Brilli, lo svantaggio del viaggiare di più, oggi, è una certa omologazione: nell’immaginario collettivo del turista medio le mete genericamente “esotiche” (ma che vuol dire poi?) devono comprendere una non meglio precisata spiaggia bianca con mare cristallino e palma annessi. Magari poi si sentono schiamazzi nella propria lingua e ci si ingozza di spaghetti scotti. Ma tant’è. Le spiagge di origine vulcanica, nere, hanno protetto finora questo paese dalle invasioni barbariche. Incredibile a dirsi, Brilli ci rivela proprio che quando ai potenziali visitatori si descrivono le spiagge scure, la scelta della meta si orienta altrove. Certo, il prezzo dei voli è alto, e il costo complessivo dei pacchetti aumenta rispetto alla stessa permanenza in altre destinazioni. Però…Certo, ciascuno certamente farà le proprie valutazioni. Va detto comunque che alcuni nostri connazionali hanno aperto delle strutture ricettive in un luogo magico come Monterrico, raggiunto da una corrente d’acqua calda che le tartarughe marine scelgono per riprodursi, con centinaia di metri di battigia dove andare a cavallo…Verrebbe voglia di non raccontare niente ma, si sa, la pubblicità è l’anima del commercio, ed un luogo non vive turisticamente senza un’economia. –“Ogni volta che ho occasione di parlare del Guatemala qualcuno decide di partire”-ha detto Brilli-“e cerco di farlo il più possibile, in occasione di tutti gli eventi che riguardano il settore. Partecipiamo sempre anche alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, proprio per raccontare che patrimonio inestimabile sono i reperti guatemaltechi”. Ma se il prezzo più alto, a ben guardare, fossero invece gli spaghetti scotti?
Sarei felicissima di poter andare in Guatemala…la destinazione rientra nei pochi Paesi che vorrei visitare
una delle poche mete ancora possibili (il mondo è in rivolta). Spero in accordi Agenzie/compagnie aeree allettanti durante il prossimo meetin a Paestum