Dal 25 giugno prossimo in occasione dell’apertura della 54esima edizione del Festival dei 2Mondi la Fondazione Monini regalerà a coloro che visiteranno la splendida Spoleto una ragione in più per innamorarsi della cittadina umbra e della sua storia, attraverso un viaggio nelle 53 edizioni della kermesse artistica creata e diretta a lungo dal Maestro Gian Carlo Menotti, ed attualmente sotto la direzione artistica di Giorgio Ferrara.

Grazie alla Fondazione Monini, infatti, la casa del maestro, sita in Piazza del Duomo, diverrà la sede del Centro Documentazione del Festival dei 2Mondi e permetterà di scoprire il patrimonio di testimonianze, immagini e memorabilia legati agli spettacoli rappresentati e agli artisti che si sono esibiti negli oltre cinquant’anni del Festival.

Passeggiando tra i vicoli trecenteschi della cittadina, facendovi stregare dai palazzi che vi si affacciano e giungendo all’apertura mozzafiato di piazza Duomo vi troverete di fronte alla casa del Maestro Menotti.

Salendo le erte scale vi sembrerà di ricalcare le orme dei numerosi artisti che sono stati ospiti del Maestro ed entrando nel suo studio vi parrà di vederlo magicamente comporre sul piano a coda.

Le immagini del “paparazzo” Lionello Fabbri e del fotografo ufficiale del Festival, Mariano De Furia, proiettate sulle parete delle stanze, vi doneranno la sensazione di rivivere lo spirito attraverso gli occhi e gli sguardi degli artisti e degli intellettuali che hanno reso immortale una manifestazione culturale che ha rivoluzionato i costumi e i pensieri di un epoca. Il tutto sarà reso ancora più vivido grazie alla fruizione multimediale dei materiali raccolti, immagini, audio, video e documenti delle diverse edizioni.

Il fatto che sia una casa emozionante lo testimoniano i 2.500 visitatori in solo 2 settimane di apertura d’anteprima lo scorso giugno durante il Festival.

Tra questi anche l’ospite d’onore John Malkovich che sulla splendida terrazza è stato insignito del Premio Monini Una Finestra sui 2Mondi, per le sue poliedriche capacità che lo hanno reso famoso sulle scene di due mondi, quello americano e quello europeo, nel cinema e nel teatro.

Questa, d’altronde, l’idea geniale di Menotti che attraverso il Festival volle unire due culture, quella statunitense e quella europea, dando spazio a tutte le arti in un evento fruibile da tutti.

Avreste mai immaginato tanta storia e tante emozioni da vivere a Spoleto?