Si è svolto il giorno 8 marzo, nella sede della Confesercenti a Roma, un Forum con i rappresentanti del CESE (Comitato Economico e sociale Europeo) della Ueapme che rappresenta numerose associazioni di Pmi e di Assoturismo sulle prospettive del ruolo dell’Europa nel turismo mondiale.

Marco Venturi, Presidente di Confesercenti, aprendo i lavori, ha ricordato come la difficile situazione del Nord Africa richiama l’esigenza di interventi umanitari, di accoglienza, e poi, di rilancio economico dell’area che non può aver successo se l’Europa non decide di giocare un ruolo da protagonista e di scegliere la via non degli egosimi nazionali ma delle strategie comuni. “Anche il turismo – prosegue Venturirischia di avere, dopo il colpo della crisi economica un nuovo scossone negativo e non solo per l’aumento dei prezzi del petrolio, che già provocheranno un calo del Pil se proseguono con i ritmi vertiginosi di questi ultimi giorni. L’Italia deve contribuire a realizzare una politica del turismo europeo efficace e moderna, ma senza dimenticare che al nostro interno vanno corrette storture ed  errori come l’introduzione della tassa di soggiorno, come l’Iva più alta dei nostri Paesi concorrenti, come i ritardi infrastrutturali o la mancanza di sostegni adeguati all’innovazione”. Claudio Albonetti, Presidentedi Assoturismo, ha ricordato alcune delle problematiche che sono tutt’ora aperte come quelle che riguardano le imprese di balneazione e le guide turistiche. Ha sottolineato l’importanza di strategie comuni, ma anche la difficoltà di pervenire ad esse, vista la grande diversità delle “regole” esistenti fra Paese e Paese a partire da quelle fiscali come testimonia la vicenda dell’Iva. Albonetti ha richiamato la questione della destagionalizzazione, ma anche l’importanza di non perdere di vista il fatto che il turismo in Europa non è solo “viaggiare”, ma assume anche caratteristiche di permanenza in un luogo di villeggiatura per periodi, più o meno lunghi, da destinare allo svago ed al riposo e di conseguenza le politiche turistiche devono tener conto anche di questo fatto. Dal canto suo il relatore del gruppo di studio per il turismo europeo del Comitato Economico e sociale europeo, Panagiotis Gkofas ha ricordato come ci sia l’esigenza a livello europeo di un Organismo nuovo in grado di gestire informazioni, richieste ed esigenze per poi proiettarle in comuni strategie per la valorizzazione turistica dell’Europa. Ha inoltre segnalato le problematiche che sono alla base della Comunicazione della Commissione Europea in via di definizione, dalla questione dei Visti per i turisti extraeuropei, alle infrastrutture, alla pubblicità “negativa”, al grande nodo dell’occupazione. Ed ha chiesto inoltre alle Associazioni di far sentire la loro voce con forza nelle sedi europee.