La città di Istanbul si prepara per ospitare la stagione 2011 dei Festival della Cultura, organizzati dalla IKSV Istanbul Kultur ve Sanat Vakfi (ovvero Fondazione Istanbul per l’Arte e la Cultura), un’organizzazione non governativa e senza scopo di lucro che dal 1973 si impegna ad offrire gli esempi più interessanti a livello mondiale dei vari settori artistici come il cinema, il teatro, la musica, la danza e l’arte e, allo stesso tempo, a promuovere i beni culturali ed artistici della Turchia, usando le arti per creare una piattaforma internazionale di comunicazione di straordinario livello qualitativo.

ISTANBUL FILM FESTIVAL (DAL 2 AL 17 APRILE) 

La stagione 2011 prende il via con l’Istanbul Film Festival che si svolgerà dal 2 al 17 aprile e che festeggia quest’anno i suoi 30 anni di vita. Accredita già dal 1989 come un “festival competitivo specializzato” dalla FIAPF – Federazione Internazionale delle Associazioni di Produttori di Film, questa manifestazione, che ha l’obiettivo di aiutare il cinema turco ad ottenere riconoscimenti a livello mondiale e che ha introdotto per questo istituzioni importanti come Euroimages nel mercato turco, è diventata nel corso degli anni un importante punto di riferimento per la cinematografia internazionale, un originale ponte tra la cinematografia occidentale ed orientale, una prestigiosa piattaforma di incontro in cui i produttori europei in cerca di opportunità di collaborazione con la Turchia possono incontrare i loro omologhi turchi per discutere di potenziali progetti di co-produzione. Nel concorso internazionale possono partecipare solo i film che parlano di arte o di artisti oppure i film tratti da opere letterarie. Nel 2007 anche la sezione “Human Rights in Cinema”è diventata competitiva e assegna, unico festival al mondo, il prestigioso FACE (Film Award of the Council of Europe) in collaborazione con il Consiglio d’Europa e Eurimages.

Dodici i film in gara nel concorso internazionale che concorrono al Tulipano d’Oro, che sarà consegnato in memoria di Şakir Eczacıbaşı, ex Presidente della IKSV e co-fondatore della manifestazione, scomparso lo scorso anno: THE TRIP di Michael Winterbottom (Gran Bretagna), INCENDIES di Denis Villeneuve (Canada-Francia), A USEFUL LIFE di Federico Veiroj (Uruguay-Spagna), OUR GRAND DESPAIR di Seyfi Teoman (Turchia-Germania-Paesi Bassi), SOUND OF NOISE di Ola Simonsson & Johannes Stjärne Nilsson (Svezia-Francia), RIO SEX COMEDY di Jonathan Nossiter (Francia-Brasile), THE PIANO IN A FACTORY di Zhang Meng (Cina), THE MILL AND THE CROSS di Lech Majewski (Polonia-Svezia), NOBODY ELSE BUT YOU di Gérald Hustache-Mathieu (Francia), ELISA K di Judith Colell & Jordi Cadena (Spagna), NORWEGIAN WOOD di Tran Anh Hung (Giappone) e MICROPHONE di Ahmad Abdalla (Egitto).

ISTANBUL THEATRE FESTIVAL (DAL 10 MAGGIO AL 10 GIUGNO)

Dal 10 maggio al 10 giugno si terrà invece la 17ma edizione dell’Istanbul Theatre Festival, che presenta i migliori esempi del teatro turco, delle compagnie teatrali di fama internazionale e dei gruppi di ballo. Moderno o post-moderno, tutte le varie forme del teatro contemporaneo sono ammesse, anche perché la straordinaria versatilità della scena teatrale contemporanea crea un grande impatto sul pubblico giovane, che accorre sempre più numeroso alla manifestazione. Seminari, conferenze, workshop e mostre costituiscono altre forme di dialogo tra il pubblico e gli artisti che qui giungono per mostrare la loro capacità creativa di interpretazione.

Negli ultimi anni, l’International Istanbul Theatre Festival ha anche prodotto opere sperimentali in collaborazione con alcuni festival internazionali. Il Festival ha in programma di fare un passo avanti e invitare registi di fama mondiale ad Istanbul per realizzare opere – su un tema particolare – con artisti turchi e importanti teatri della città. L’incontro tra i direttori ospiti e gli artisti turchi rafforzerà i legami tra le diverse culture e favorirà l’apertura di nuovi percorsi della scena teatrale interculturale. 

Questa edizione apre lunedì 10 maggio alle ore 20.30 nella Cemal Resit Rey Concert Hall con lo spettacolo HECATE’ SONG, un adattamento delle poesie di Shakespeare con una composizione di Selim Atakan e la regia di Engin Alkan, che vedrà sul palco un trio di cantanti e un danzatore. Lo spettacolo è prodotto dalla Zeynep Özbatur Atakan’s company, conosciuta a livello internazionale, da Krater e da Festivalgoer.

ISTANBUL MUSIC FESTIVAL (DAL 4 AL 29 GIUGNO) 

Con l’Istanbul Theatre Festival ancora in corso, dal 4 al 29 giugno si terrà invece la 39ma edizione dell’Istanbul Music Festival, che da anni crea programmi di condivisione dell’ispirazione artistica nei quali orchestre e direttori internazionali si esibiscono con solisti turchi o viceversa.

Risultati di questo particolare approccio sono prestazioni di assoluto rilievo come la BBC Symphony Orchestra diretta da Adam Fisher con la solista Idil Biret; la Ceca Philharmonic Orchestra diretta da Vladimir Valek con il pianista Fazil Say; l’Istanbul State Symphony Orchestra diretta da Gotthold Lessing con i solisti Suna Kan, Ayla Erduran e Yehudi Menuhin; Montserrat Caballé all’Istanbul State Opera con il Ballet Orchestra ed il Coro diretto da José Collado; oppure ancora la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks diretta da Lorin Maazel con il pianista Hüseyin Sermet.

Nei suoi 35 anni l’International Music Festival di Istanbul ha ospitato direttori d’onore come Zubin Mehta, Sir John Elliot Gardiner, Riccardo Muti, Ton Koopman, William Christie, Howard Griffiths, Valery Gergiev, Christopher Hogwood, Pierre Boulez, Kurt Masur, Mark Minkowski e José Collado. Solisti come Elizabeth Scwarzkopf, Kiri Te Kanawa, Kathleen Battle, Cecilia Bartoli, Montserrat Caballé, Itzhak Perlman, Mischa Maisky, Maxim Vengerov, Gidon Kremer, Joshua Bell, Aldo Cicciolini, Daniel Barenboim, Juan Diego Florez, Andre Previn, Anne Sophie Mutte, Shlomo Mintz, Suna Kan, Ayla Erduran, Idil Biret e Hüseyin Sermet. Compagnie di danza come la Martha Graham Dance Company, Bolshoi Ballet, American Ballet Theatre, il Nederlands Dans Thetare così come Les Ballets de Montecarlo.

ISTANBUL JAZZ FESTIVAL (DALL’ 1 AL 18 LUGLIO)

Sempre rimanendo nell’ambito della musica, dall’1 al 18 luglio si terrà la 18ma edizione dell’Istanbul Jazz Festival. Gli appassionati di jazz in Turchia ricorderanno sempre l’8 luglio 1984, quando Chick Corea e Steve Kujala si sono esibiti presso il Centro Culturale Atatürk all’interno del Festival di Istanbul. Questo concerto dimostrò subito che il jazz doveva svolgere un ruolo più ampio e che lo spettro musicale del Festival doveva essere esteso a coprire molti altri stili musicali. Fu quindi organizzato il primo concerto in uno stadio in Turchia con Bryan Adams e a seguire un concerto di Sting e degli Scorpions : l’enfasi sul jazz e altri generi di “musica urbana” al Festival di Istanbul è aumentata ed è cresciuta ben oltre il quadro del Festival nella sua prima conformazione. Così, nel 1994, la Fondazione annunciò che il jazz doveva avere un evento annuale separato.

Considerato uno dei migliori festival d’Europa, l’Istanbul Jazz Festival ha portato in Turchia molti artisti famosi, tra cui Eric Clapton, Norah Jones, Robert Plant, Sting, Tori Amos, Elvis Costello, Massive Attack, Björk, Deep Forest, Dead Can Dance, Michael Bolton, Loreena McKennitt, Diana Krall, Suzanne Vega, Patti Smith, Bobby McFerrin, Randy Crawford, The Manhattan Transfer, Jan Garbarek, Keith Jarrett, Wynton Marsalis, Goran Bregovic, Bryan Ferry, Lou Reed, Ute Lemper, Ryuichi Sakamoto, Roni Dimensioni, Gillepsie Dizzy, Paco de Lucia, Nick Cave, John Scofield, Simply Red, Jane Birkin, Brad Mehldau, Marcus Miller, Mercedes Sosa, Marianne Faithfull, Pj Harvey, Jan Garbarek, Roy Haynes, Billy Cobham, Chick Corea, Dianne Reeves, Pat Metheny, Charlie Haden, Caetano Veloso, Herbie Hancock e George Benson. Con la sua inesauribile energia, è diventato uno degli eventi più importanti del panorama culturale di Istanbul.
Ad inaugurare il Festival, il 1 luglio alle ore 21.00, il concerto The Marmara Esma Sultan che porterà sul palco come solisti i più importanti musicisti di jazz della Turchia, ovvero Sibel Köse, Melis Sökmen, Feyza Eren, Imer Demirer e Neset Ruacan, accompagnati da Cem Tuncer, Hakan Çimenot, Halil Ibrahim Isik, Engin Recepogullari, Cem Aksel con Erdal Akyol.

BIENNALE DI ISTANBUL (DAL 17 SETTEMBRE AL 13 NOVEMBRE)

La fine dell’estate porterà con sé un importantissimo evento che idealmente quest’anno conclude la stagione dei Festival della Cultura di questa città straordinaria, un appuntamento internazionale atteso da tutti gli amanti dell’arte contemporanea e dagli operatori del settore: dal 17 settembre al 13 novembre torna la Biennale di Istanbul con la sua 12ma edizione.

Sponsorizzata dalla Koç Holding, la Biennale di Istanbul è curata quest’anno da Adriano Pedrosa e Jens Hoffmann, rispettivamente il fondatore e direttore del Programa Independente da Escola São Paulo (PIESP) e il direttore della CCA Wattis Institute for Contemporary Arts in San Francisco.

 Nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 20 ottobre 2010 presso il Pera Palace Hotel di Istanbul, Pedrosa e Hoffmann – insieme alla direttrice Bige Orer – hanno spiegato il loro approccio curatoriale che vuole far dialogare due prospettive apparentemente opposte nel campo dell’arte contemporanea: l’arte che si occupa di questioni puramente estetiche e formali, da una parte, e l’arte che si rivolge apertamente ai temi politici e sociali, dall’altra.

Passato il termine ultimo per la presentazione delle candidature, il 31 dicembre 2010, entro la fine di giugno 2011 gli artisti partecipanti saranno contattati per la parte organizzativa.

Il titolo di questa edizione è “Untitled (12th Istanbul Biennal), 2011”. Il titolo e il visual si riferiscono al lavoro dell’artista americano-cubano Felix Gonzalez-Torres. Gonzalez-Torres è senza dubbio uno degli artisti più importanti nel panorama artistico degli ultimi 25 anni e il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre collettive internazionali e in mostre personali (compresa la 5a edizione della Biennale di Istanbul del 1997, curata da Rosa Martinez). I suoi lavori minimalisti, concettuali, formalmente innovativi, così come gli oggetti vecchi e di recupero e le fotografie, sono strettamente legati ad una forma estetica ma anche a contenuti “altri” come ed esempio quelli di soggetti esplicitamente politici. Mentre il lavoro Gonzalez-Torres non sarà esposto durante la Biennale, la sua presenza sarà evocata in moltissimi modi.

Per informazioni sui vari programma, consultare in lingua inglese il sito ufficiale : www.iksv.org.