Linea d’ombra comunica che “Storie dell’impressionismo”, allestita al Museo di Santa Caterina a Treviso, resterà chiusa il 24, vigilia del Natale, e il 25 mattina, per riaprire il pomeriggio del giorno di Natale, dalle 15 alle 20.
Una apertura sollecitata dai molti turisti che hanno scelto il capoluogo della Marca gioisa et amorosa come meta per un Natale diverso, oltre che dai trevigiani che, concluso il pranzo di Natale, vogliono portare i loro ospiti ad ammirare l’evento culturale dell’anno in città.
Per l’ultimo giorno dell’anno e per Capodanno, porte sempre aperte.
Sino alle due di mattina nella notte tra il 31 dicembre e il primo dell’anno (biglietterie chiuse all’1 della notte), e nuovamente dalle 10 alle 20 a Capodanno.
La moda di attendere il nuovo anno visitando una bella mostra, e di farsi gli auguri davanti al capolavoro più amato, è ormai un felice consuetudine nelle iniziative di Linea d’ombra.
Ovviamente niente Prosecco in mostra, per ovvi motivi. Ma la notte trevigiana offre infiniti luoghi di incontro e di festa.
Uno di questi è stato proposto dalla stessa Linea d’ombra in Palazzo Giacomelli, la storica e bellissima sede di Unindustria Treviso posta luogo il Sile, in uno dei più suggestivi ambienti dell’antica Treviso.
Qui Marco Goldin ha allestito una delle più interessanti tra le mostre collaterali a quella dell’impressionismo, intitolata De Pictura e dedicata a dodici artisti della cosiddetta generazione di mezzo, da Ferroni a Guccione. E qui, la sera del 31 dicembre, si può, o meglio si poteva, attendere a tavola, in un elegantissimo Cenone, il nuovo anno. Tra gli affreschi e gli stucchi dii Palazzo Giacomelli, accanto alle opere dei grandi interpreti della pittura dell’ultimo Novecento.
“Si poteva” perché la serata, che è a scopo benefico a favore dell’Advar che assiste i malati terminali, è andata “bruciata” in tempi velocissimi. Linea d’ombra, nel comunicare il calendario per le Festività, rende ufficiale anche il primo bilancio della mostra di Santa Caterina.
In 44 giorni di apertura, sono già stati staccati 64.721 biglietti, con una media di 1471 visitatori al giorno. In netta, costante crescita.
Nel solo Ponte dell’Immacolata, la mostra è stata presa d’assalto da 9452 visitatori, che pur di ammirare i capolavori concentrati in Santa Caterina hanno pazientato nelle lunghe code.
Il dato parziale porta a ipotizzare un risultato finale di assoluto prestigio per la mostra degli impressionisti, dato che si riverbera positivamente sull’intero circuito espositivo creato da Marco Goldin a Treviso.