“Il Codice del Turismo, varato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, che sottoporremo all’esame degli organi federali a Roma il prossimo 17 maggio, si presta per il comparto alberghiero ad una prima favorevole valutazione“. È questo il commento di Bernabò Bocca, presidente Federalberghi.

Grande apprezzamento per quanto riguarda gli aspetti di semplificazione amministrativa, qualche preoccupazione per la possibilità di un uso strumentale della nuova normativa da parte soprattutto di operatori che di professionalità in ambito turistico ne hanno ben poca.

“Infatti -prosegue Bocca- il Codice del Turismo, fortemente voluto dal Ministro Brambilla, da un lato registra una più che positiva evoluzione del mercato come nel caso del servizio di ristorazione negli alberghi per i clienti non alloggiati, che viene sottratto ad anacronistici vincoli burocratici, dall’altro eccede ad esempio nella definizione delle tipologie di attività ricettive che ove non adeguatamente disciplinate rischia di innescare forme di distorsione del mercato.

“Sul sistema di rating, infine, della qualità dei servizi alberghieri in relazione al sistema di classificazione a stelle, tutto ancora da regolamentare, -conclude Bocca- è prematura ogni valutazione in quanto ci aspettiamo che il Ministro apra da subito un tavolo di confronto al quale siamo pronti a fornire un importante contributo avendo già Federalberghi elaborato uno specifico ed analitico studio che tiene adeguatamente conto del sistema nazionale di classificazione a stelle a suo tempo condiviso anche dalle Regioni”.