di Cecilia Emiliozzi.

La fuggevolezza di un tempo che non si riesce ad afferrare e l’inesorabile passare di tutte le cose: “sic transit gloria mundi”, perchè, alla fine, “tutto dura un giorno”, come scrisse l’imperatore filosofo Marco Aurelio. Quello della caducità alla quale tutto è soggetto, l’uomo in primis, è un tema antico e presentissimo nella nostra cultura, trasversalmente. Ritrovarlo nelle arti figurative è lo scopo di una bella mostra che resterà a Palazzo Doria Pamphili fino al 25 settembre, che sceglie proprio la “Vanitas” come filo rosso delle opere esposte. Ideata da Massimiliano Floridi e curata da Francesca Sinagra, “Vanitas” mette insieme Lorenzo Lotto, Guercino e Caravaggio in un dialogo tutt’altro che banale: c’è una “vanità” nelle nature morte, che ricordano il destino ineluttabile di tutto ciò che vive, c’è una “vanità” nei ritratti di santi e filosofi, parzialmente sconfitta dalla fede o dalla riflessione filosofica,  e c’è infine una “vanità” che si vuole esorcizzare con l’accumulo di oggetti (stampe, orologi, libri, reliquie).

Di questo costante “memento mori” che costituisce un tutt’uno con la vita, la mostra non mette in evidenza però l’aspetto tragico. Sulla scia del “carpe diem” oraziano infatti, l’illustre antenato Benedetto Pamphili, collezionista di opere d’arte ma anche uomo dedito alla musica e alla poesia, invita a godere del presente. I suoi motti accompagnano tutte le sezioni della mostra, ed il suo ritratto campeggia alla fine del percorso. E ci rammenta non solo che l’arte può celebrare il godimento, soprattutto quello estetico, o essere godimento essa stessa, ma è soprattutto ciò che straordinariamente fissa per sempre l’effimero, rendendolo eterno.

Palazzo Doria Pamphili ospita una pinacoteca interessante, frutto della passione di tanti personaggi di famiglia che nel corso dei secoli hanno raccolto una buona quantità di opere. E proprio in questo modo, insieme al Cardinale Benedetto, lasciando testimonianze, hanno beffato sia il tempo che la “vanitas”.

Roma, Palazzo Doria Pamphili, fino al 25 settembre.

Ingresso: intero 10 euro, ridotto 7,50 euro.

Catalogo Silvana Editoriale

Info:06/6797323  

Cecilia Emiliozzi