Il mondo del turismo è contrario decisamente all’ipotesi di un aumento dell’Iva. Un incremento dell’imposta anche di un solo punto percentuale o dello 0,5%, infatti, genererebbe indubbi effetti negativi, quali la contrazione dei consumi con un effetto recessivo sul PIL, una spinta inflazionistica ed una minore competitività dell’offerta turistica italiana nel mercato internazionale.

Anche il presidente di Fiavet Nazionale, Cinzia Renzi si è fatto portavoce di questa posizione in una lettera inviata al ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, in cui esprime l’apprezzamento dell’Associazione per l’impegno preso dal Ministro ad intervenire affinché non si aumenti l’aliquota Iva nell’ambito della manovra correttiva bis allo studio del Governo.

Il presidente Fiavet ha, infine, ribadito al Ministro la necessità di una profonda revisione del regime speciale Iva per il comparto turistico, progetto che attualmente è in fase di stallo al Consiglio Europeo.

AnSe.