Nonostante il perdurare della notizia sugli sbarchi a Lampedusa,il mercato turistico ha reagito positivamente alle sollecitazioni fatte dagli operatori dell’isola e dall’Assessorato Regionale al Turismo che ha organizzato prima un educational tour per agenti di viaggio  e quindi un’azione di comunicazione mirata al trade. In questo modo, dopo un giugno e luglio ben al di sotto delle cifre record del 2010, ad agosto il turismo lampedusano ha registrato una lenta ripresa.

“Azioni queste che hanno arginato la forte crisi turistica d’inizio stagione ed avviato una ripresa a giugno e luglio – sostiene il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis – più incisiva ad agosto e contiamo di recuperare anche a settembre ed ottobre grazie alla collaborazione con le AdV e principalmente alla manifestazione O’Scià, organizzata anche quest’anno dal cantautore Claudio Baglioni e che si terrà dal 27 settembre al 1 ottobre a Lampedusa e il 25 settembre a Linosa”.

Un risultato al quale ha contribuito la Holding Turismo che ha assicurato i collegamenti – principale problema dell’Isola – dal Nord Italia attraverso una catena di charter. “Rispetto alle previsioni – rivela Lilli Porretto, consigliere delegato della Holding Turismo, proprietaria del marchio Tourgest – agosto è andato bene nonostante i valori siano stati di molto inferiori a quelli dello scorso anno”. Complessivamente, rispetto ai 30 voli charter settimanali del 2010, quest’estate ne sono stati operati 10 con un calo di circa il 30%. 

Dal canto loro, però, gli albergatori puntano il dito contro la scarsa attenzione posta dal governo regionale e nazionale su collegamenti e tariffe aeree. “Dalla Regione – spiega Giandamiano Lombardo, presidente Federalberghi Pelagie – ci si aspettava molto di più, particolarmente per quel che riguarda la politica dei trasporti che, già deficitaria in tempi normali, si è particolarmente acuita in questa situazione di emergenza”.

Antonio Martello, presidente del consorzio albergatori Isole Pelagie, invece, lega il problema dei trasporti a quello dei prezzi: “Non possiamo essere competitivi con le altre destinazioni perché ci penalizza fortemente il costo del biglietto aereo, applicato per i voli di linea o cosidette low cost”.

“La ‘questione Lampedusa’ – sottolinea Marco Salerno direttore generale Dipartimento Turismo della Regione Siciliana – non può e non deve essere identificata come mera rivendicazione di un torto subìto da risarcire con contributi o interventi finanziari ‘una tantum’. Non possiamo e non vogliamo disgiungere il grande problema dell’immigrazione, con i suoi drammi umani e sociali, dalla compressione delle attività economiche, principalmente legate alla filiera turistica, che in quel tratto di mare e in quell’Isola si sono verificate. Accanto quindi ad azioni che lo Stato ela Regione possono e devono attivare per affrontare il dramma umano dell’immigrazione nell’Isola,la Regione e lo Stato devono individuare quegli interventi necessari a non dimenticare nei prossimi mesi la ‘questione Lampedusa’. Proponiamo quindi – conclude – l’istituzione di un tavolo di lavoro con i rappresentanti regionali delle Attività Produttive, della Pesca, del Turismo e dei Beni culturali perché si concertino, nelle prossime settimane, concrete azioni di tutela e valorizzazione delle attività degli  isolani”.

Intanto arrivano buone notizie per gli imprenditori turistici dell’Isola: dal 13 al 15 ottobre “Fare Ambiente”, il movimento ecologista europeo, ha confermato Lampedusa come sede del suo convegno mentre l’Amministrazione Comunale di Rovereto, nell’ambito del “Natale dei Popoli”, ha indicato ed invitato Lampedusa insieme a Betlemme come città simbolo dei più elevati sentimenti di umana solidarietà.