Di Liliana Comandè.

 

In tanti anni non si era mai assistito a ciò che sta accadendo oggi. Che fine ha fatto il rispetto delle regole e dei ruoli? La bella idea di Alitalia…e tanti altri

 

Il mondo agenziale è in uno stato di agitazione e di arrabbiatura totale. E come dargli torto? Finalmente, dopo anni di “sputi presi in faccia” o di “sgambetti” subìti, ha tirato su la testa e si è riappropriato di quella dignità che sembrava aver perso. Sui Social Network sono sorti gruppi di agenti di viaggio che cercano di capire il perché stia accadendo quello che avviene e come sia possibile che sia consentito che succeda. Terminati gli anni d’oro, si è assistito ad una tale ingovernabilità del settore da far ritenere che fosse composto da persone che “giocassero” solo a fare i furbi a danno degli altri. Sono anni che albergatori, compagnie aeree e tour operators stanno giocando “sporco” nei confronti degli agenti di viaggio.

Oggi qual è il ruolo dell’agente di viaggio?

Ma come è possibile che questi ultimi, considerati (perché lo sono) importanti figure della filiera, di punto in bianco siano diventati “dei pesi morti” da far scomparire a tutti i costi?

Mi arrabbio notevolmente quando, nel corso delle conferenze stampa, qualche compagnia aerea e qualche tour operator dichiarano di privilegiare come propri interlocutori solo le agenzie di viaggio e poi…nei fatti, si fanno gli affari propri e li scavalcano con una tale faccia tosta da meritare veramente il pubblico ludibrio e il totale oblìo da parte di chi li ha fatti diventare grandi ed ha permesso loro di diventare un “nome” nel non facile campo turistico.

Giocano tutti in maniera sporca!

Da quando è nato Internet, gli albergatori hanno messo un proprio sito nel quale ogni persona può effettuare la sua prenotazione escludendo, di fatto, l’ADV. Da quando sono sorte società come Expedia, E-dreams ecc…, che stanno facendo “l’asso piglia tutto” con gli alberghi, si è costretti a vendere direttamente dai loro siti (quando non ci ha già pensato lo “smanettatore” del PC, visto che fare le prenotazioni da soli “è molto facile e divertente”), Eppure, e qui c’è qualcosa che non mi torna,  mi risulta che gli albergatori diano loro una commissione tanto elevata che non riesco a capire dove sia la convenienza di avere un albergo quasi pieno senza avere un giusto e sacrosanto ritorno economico. Dove sta l’intelligenza di dare alle ADV il 10% oppure l’8% e ai portali il 35% o, addirittura, il 45%? E’ una politica intelligente , questa?

Se prendiamo il discorso “operatori”, invece, a volte ci viene veramente il voltastomaco. Perché? E’ presto detto: nonostante le assenzioni di lavorare solo con le ADV, la maggior parte dei T.O. li sta proprio prendendo per i “fondelli”. Stanno diventando come “Giano bifronte”. Fanno tutti i puliti  e i seri e poi, invece, nei loro siti invitano i clienti a prenotare direttamente con loro. La chiamiamo serietà, questa? Sono forse cambiati i termini del vocabolario italiano e non ci siamo aggiornati? Anche in questo caso mi domando: ma i T.O., anche quelli che pagano fior fior di Euro per fare pubblicità in televisione e sui giornali, sono ridotti così tanto male da aver bisogno di non dare la commissione – a volte misera – agli ADV?

E allora, se hanno bisogno di questi soldi, come pagano la pubblicità televisiva? Gliela danno gratis oppure la pagano con l’8% o il 10% che risparmiano evitando l’intermediazione delle ADV?

Poi, ed è cosa anche di questi ultimi giorni, ci sono T.O. che, anche in maniera sfacciata (alla faccia dell’etica professionale e del rispetto per chi vende i loro pacchetti), stringono accordi con grossi e internazionali centri di vendita di prodotti di ogni tipo e, con “nonchalance”,  sottoscrivono  e pubblicizzano che ai clienti di tale grande centro, in possesso della tessera che attesta che hanno effettuato già acquisti nel negozio, concedono il 10% di sconto se prenoteranno un viaggio direttamente con il T.O. (e non tramite agenzia).

Avete capito? Agli ADV fanno le pulci prima di lavorarci (mandami la licenza, numero di iscrizione alla camera di commercio, ecc..) per concedere loro il 10% sulle vendite (ma solo sulla quota base) e poi, come se niente fosse, lo concedono ai pinco pallino qualsiasi…Che vergogna!

 

La più bella è dell’Alitalia!

Le compagnie aeree, e qui c’è una bella e recente chicca della nostra compagnia di bandiera, hanno ormai tagliato qualsiasi commissione in modo da…andare peggio di prima. Pensiamo, e lo dico con rammarico, a tutte quelle compagnie aeree che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni, oppure hanno dovuto chiudere alcuni scali perché non remunerativi (Italia compresa).

Anche qui c’è sempre qualcosa che non riesco a comprendere. Togliendo la commissione alle ADV, i vettori hanno avuto più soldi in cassa? E ancora,  perché, pur togliendogliela, si sono messi a fare concorrenza alle ADV non applicando alcuna fee ai clienti diretti?

Hanno pensato di arricchirsi con il 9% e poi con il 7% tolto alle ADV?

Ora concedono un indecente 1% , ma se non sei Iata, e anche se la biglietteria ormai si emette elettronicamente, le compagnie ti costringono a passare attraverso agenzie che lo sono e che applicano, però, una fee.

Così, in questo caso, le ADV pagano i biglietti aerei più cari dei clienti…No, non è normale una cosa del genere e, quindi, si dovrebbero veramente vergognare!

Ma torniamo all’Alitalia…Non molto tempo fa aveva ribadito la sua convinzione che le agenzie di viaggio fossero necessarie alla compagnia aerea e che erano i suoi interlocutori privilegiati. Ma privilegiati di cosa? Anche qui, ancora una volta, gli ADV hanno ricevuto un benservito e l’ennesima presa per i fondelli.

L’Alitalia, all’improvviso, ha tirato fuori un’idea che più balzana non si poteva.

Quale idea? Io non so chi abbia come “pensatore” la nostra compagnia ma, indubbiamente, non deve averci dormito per tirarla fuori.

Bene, la grandiosa idea consiste nel far effettuare ai passeggeri le prenotazioni direttamente nel proprio sito web, ma, per poter “facilitare” il cliente (ed eccola qui l’idea da Oscar!) gli consente di andare a pagare il proprio biglietto presso una ricevitoria Lottomatica!!!

Voi siete riusciti a capire l’ingegnosità di questa idea? Io no!

Con tutte le agenzie di viaggio presenti nel territorio italiano, l’Alitalia trova normale far pagare i biglietti presso le ricevitorie Lottomatica! E Lottomatica, questo servizio glielo fa gratuitamente oppure il gestore del locale ha pensato che i clienti, mentre pagano i biglietti, giocano qualche schedina o comprano qualche pacchetto di sigarette o qualsiasi altra cosa che ha nel negozio, e questa è la sua ricompensa?

Fra un po’ i biglietti si pagheranno in frutteria!

E allora, perché non dare questo servizio al salumiere, così, fra un biglietto e l’altro, si sarebbe potuta fare un po’ di spesa e comprare qualche etto di salame o di mortadella? E’ proprio roba dell’altro mondo!

Mi domando, da persona che cerca di ragionare su ogni cosa, perché dare questo servizio a chi di turismo non ne capisce niente quando ci sono le agenzie deputate a farlo? Eticamente la trovo una scorrettezza enorme, e non solo eticamente!

Abbiamo già un sistema di Leggi che imprigiona i veri professionisti, talvolta ascoltati solo a fatto compiuto e, quindi, non ascoltati mai. Ci sono Leggi contraddittorie che lasciano in vita la vendita e l’organizzazione di viaggi a “doppi binari”, con fenomeni di concorrenza sleale sempre più ampia.

Non bastavano le chiese, i cral, i finti agenti di viaggio, le banche, i privati…che generano settori paralleli a quelli ufficiali, ma sono privi di orpelli vari,  di spese e, soprattutto, di professionalità.

Ci mancava solo la concorrenza degli operatori e la stupidità di certe idee “partorite” non si sa come né perché!

Perché sfugge che il dettagliante è sempre stato un importante protagonista di questo settore, e l’agenzia di viaggi si è sempre posta quale centro strategico e punto di riferimento, di organizzazione e di distribuzione nell’imponente (un tempo) fenomeno dei viaggi e delle vacanze?

L’agente di viaggio ha sempre dovuto organizzare la sua impresa, aggiornarla costantemente, così come si è dovuto sempre rinnovare professionalmente e tecnologicamente per poter sopravvivere in un settore che, dall’epoca delle liberalizzazione, è diventata “terra di conquista” anche da parte di chi non capiva quale fosse la differenza fra dettagliante e T.O..

In questo nostro “schifo” di paese che, non si è mai occupato veramente del turismo, ci si è già dimenticati che le parole turismo e agenti di viaggio significano “servizio”?

In un paese normale ci sarebbe stato il riconoscimento al settore di una propria dignità, con adeguati interventi del mondo politico e relative conseguenze di carattere pratico ed economico.

Ci sarebbero state Leggi e provvedimenti volti a rimuovere ostacoli al lavoro della rete agenziale e, infine, anche una visione chiara ed organica degli obiettivi finali, delle forze e delle risorse da impegnare su questo fronte.

Ma ancora dobbiamo trovare chi è che si è mai accorto di questo comparto in maniera seria o chi ne capisse qualcosa!

Il turismo ha sempre avuto bisogno di certezze, ma mai come in questo momento c’è bisogno di rimettere in vigore le regole di correttezza che, ai tempi d’oro del turismo, nessuno si permetteva di trasgredire.

Il settore agenziale ha bisogno di operare come ogni altra forma di lavoro organizzato. Anche in questo settore ci sono migliaia di posti di lavoro da salvaguardare, ma nessuno sembra accorgersene, neppure i familiari  o i parenti di chi lavora in agenzia, perché molti di loro fanno le prenotazioni on-line!

Ci sarebbe bisogno di sviluppare e aiutare l’incoming ma anche l’outgoing perché, quando il turista italiano va all’estero, fa conoscere i nostri prodotti di punta, crea opinioni sul nostro paese, invoglia a far desiderare e, quindi, spinge a visitare l’Italia.

Non mi sembra che ci sia stato qualcuno che abbia pensato a questa cosa: l’incoming ha anche bisogno dell’outgoing! Non si deve pensare solo al numero dei turisti che vengono nel Belpaese, è necessaria una sinergia fra le due componenti del turismo.

Le previsioni…non dei Maya!

La scorsa settimana è venuto a far visita un sales di un importante T.O. e sono rimasta sbalordita quando mi ha detto: “Se continua così, le agenzie chiuderanno fra 2/3 anni”.

Ho pensato, automaticamente, alla profezia dei Maya sulla fine del mondo che dovrebbe  avvenire nel 2012 (ma non disperiamo, siamo ancora a febbraio…!), ma, su quella degli agenti di viaggio, avevano previsto che avrebbero chiuso i battenti fra il 2014/2015?

Certo è che se non si passa dalle parole ai fatti, forse non fra 2-3 anni, ma ben presto questo settore verrà più che decimato.

L’unione fa la forza, è vero, ma ci sono anche le idee per uscire da questo grave stato di disinteresse per ciò che sta accadendo?

Restare a lamentarsi nella propria agenzia o scriverlo sui Social Network serve solo a sfogarsi, non a risolvere il problema alla fonte. E con la velocità con la quale tutti cercano di farsi gli affari propri, anche a costo di “saltare sulla testa degli altri”, urge parlare meno e iniziare ad agire.

 

Liliana Comandè