In cosa si traduce un “approccio green” per un albergo? Potrebbe non essere lontano il giorno in cui, nel prenotare un viaggio, si chiederà una stanza verde, ad alta efficienza energetica, con zero emissioni di CO2 e finestre con membrane fotovoltaiche. Qualche giorno fa, presso la Provincia di Roma si è svolto il convegno “Turismo Verde e Alberghi, costi e benefici della green economy”. Federalberghi Roma, l’Associazione Provinciale Romana Albergatori – sta giocando d’anticipo sul tema, proponendo ricerche e incontri che puntano a informare gli associati, i tour operator, le agenzie di viaggi e le associazioni di consumatori, sui costi e benefici che potranno derivare dalla green economy e dagli obblighi di risparmio energetico.
“Da tempo stiamo cercando di trasformare un obbligo, anche morale, in un’opportunità di crescita professionale” – dichiara il direttore di Federalberghi Roma Tommaso Tanzilli –. “Non a caso come associazione offriamo i servizi di un consulente specializzato in materia di turismo ecologico e in occasione dell’ultima edizione del nostro appuntamento annuale più importante, l’Albergatore Day dello scorso gennaio, abbiamo lanciato il premio ‘Green Hotel of the Year’, riservato agli alberghi associati a Federalberghi Roma che abbiano intrapreso iniziative volte a ridurre il proprio impatto sull’ambiente adottando una politica operativa ispirata ai principi di massima sostenibilità”.
Un’ulteriore risposta al tema “green” è stata data dal Prof. Luca Andriola, esperto in Green Hotel Management: “Sono gli stessi Tour Operator a fornire un riscontro sulle tendenze apprezzate dai turisti attenti dal punto di vista ambientale, cosi come recentemente anche Organizzazioni internazionali con sede a Roma (la FAO e il WFP) hanno introdotto un rigoroso processo di qualifica e rating ambientale delle strutture alberghiere con loro convenzionate”.