Non c’è da stupirsi se «Dal 2010 al 2012 il treno delle vacanze estive ha perso il 13% dei vacanzieri passando dal 79% al 66%. Sono 33,3 milioni quest’anno coloro che andranno nei luoghi di villeggiatura ma erano 39 milioni appena due anni fa».

Lo evidenzia in una nota Confesercenti, illustrando che «se nel 2010 la fase recessiva spingeva il 13% a non andare in vacanza, ora i rinunciatari arrivano al 20%. E comunque ad influire sulle scelte delle ferie estive dominano il fattore reddito disponibile rilevato nel 39% dei casi, la preoccupazione per la situazione economica (22%) e le tasse (10%).

In questa situazione di crisi sarebbe preoccupante l’aumento dell’IVA – sottolinea il presidente Marco Venturi – Chiediamo al governo una sede di confronto rapida per definire una vera politica di rilancio del settore».