L’ultimo Global Market Forecast (GMF) di Airbus ha identificato una necessità di circa 28.200 aeromobili fra passeggeri e cargo (da 100 posti o oltre) tra il 2012 e il 2031, per un valore stimato intorno ai 4 trilioni di US$, riconfermando una tendenza al rialzo per le consegne di nuovi aeromobili. Di questi, oltre 27.350 saranno aeromobili passeggeri per un valore di 3,7 trilioni di US$.

 

Nei prossimi 20 anni il traffico passeggeri aumenterà con un tasso di crescita annuale medio del 4,7% e in questo arco di tempo circa 10.350 aeromobili saranno sostituiti con nuovi modelli più efficienti. Entro il 2031 la flotta passeggeri a livello mondiale si sarà ampliata del 110%, passando dagli oltre 15.550 aeromobili di oggi agli oltre 32.550. Nello stesso periodo, è previsto che la flotta mondiale cargo raddoppi, passando da 1.600 a 3.000 aeromobili.

 

Le regioni economiche emergenti rappresenteranno oltre la metà dell’intera crescita mondiale del traffico aereo nei prossimi 20 anni. La crescente urbanizzazione e il raddoppio delle classi medie a livello mondiale, fino a 5 miliardi di persone, contribuiranno significativamente alla crescita del traffico. Entro il 2031 il numero delle megalopoli sarà più che raddoppiato, arrivando a 92, e oltre il 90% del traffico mondiale sarà fra o attraverso questi punti.

 

John Leahy, Chief Operating Officer Customers di Airbus  evidenzia: “A prescindere dalla crescita del traffico internazionale, entro il 2031 quattro dei più importanti flussi di traffico nel mondo saranno domestici (Stati Uniti, Cina, intra Europa Occidentale e India) e questi rappresentano un terzo del traffico mondiale. Fra vent’anni, il traffico passeggeri interno alla Cina supererà quello domestico degli Stati Uniti, diventando, secondo la nostra previsione, il principale flusso di traffico. Il settore dell’aviazione non è indispensabile soltanto per il commercio internazionale, ma lo è anche per l’economia nazionale”.