easyJet al fianco del Pride Napoli: dall’arancione a tutti i colori dell’arcobaleno per promuovere inclusione e diversità

 

easyJet compagnia aerea leader in Europa – ha annunciato il supporto al Napoli Pride, evento culturale e sociale in difesa dei diritti civili e delle istanze della comunità LGBTQ+, per ribadire il proprio impegno a favore di una cultura dell’accoglienza senza discriminazioni nei confronti di tutte le diversità e promuovere l’importanza di costruire un ambiente di lavoro aperto e inclusivo.

 

Inclusione e diversità fanno infatti da sempre parte del DNA di easyJet che, in qualità di compagnia pan-europea operante in 35 paesi, si impegna quotidianamente per favorire contesti professionali in cui ci si possa sentire liberi di esprimere a pieno sé stessi e celebrare la propria unicità.

 

È alla luce di questo che easyJet ha scelto di prendere parte all’evento partenopeo, sfilando insieme al corteo del Pride Napoli, fissato per sabato 1° luglio, e offrendo il proprio supporto ai fini dell’organizzazione del Pride Park: una settimana di eventi e iniziative culturali per discutere di libertà e diritti civili e di avanzamento dello stato di diritto a tutela e difesa della comunità LGBTQ+.

 

Parte della donazione di easyJet sarà devoluta al finanziamento del progetto “Casa delle Culture e dell’Accoglienza delle persone LGBTQ+ di Napoli”, il centro polifunzionale antidiscriminazione e la prima struttura comunale del sud Italia finalizzata ad attività volte alla tutela, protezione e assistenza per persone LGBTQ+ che si trovano in emergenza abitativa o in condizioni di disagio socioeconomico.

 

 

  Valeria Cerri, Regional Cabin Services Manager Italy & Spain, ha dichiarato:

 

“In easyJet ogni giorno ci poniamo l’obiettivo di alimentare una cultura più inclusiva e libera dagli stereotipi con lo scopo di rendere la nostra azienda un luogo aperto e accogliente in cui chiunque possa sentirsi libero di essere sé stesso. Per questa ragione abbiamo deciso di fornire pieno sostegno ad una manifestazione importante come il Napoli Pride, in un territorio per noi strategico come quello campano, in cui abbiamo costruito la nostra seconda base e in cui oggi siamo compagnia aerea leader”.

 

In easyJet sostenere il tema dell’inclusione e della diversità in ambito aziendale vuol dire anche mettere l’accento su questioni come la presenza femminile e lo sviluppo di politiche che favoriscano le lavoratrici: pratiche funzionali alla riduzione del gender pay gap che da sempre sono al centro dell’impegno quotidiano di easyJet, poiché ritenute in grado di migliorare l’efficacia professionale, incoraggiare dibattiti costruttivi e incentivare la produttività e il successo dell’intera compagnia.

 

Attualmente easyJet conta ben 267 donne pilota, pari al 6,2% del totale dei suoi piloti: un numero più che doppio rispetto a quello che la compagnia contava al momento del lancio della campagna Amy Johnson Initiative per reclutare i piloti donna del futuro, avviata nel 2015. Il numero di donne pilota in easyJet è inoltre superiore alla media del settore: secondo l’International Society of Airline Pilots (Società Internazionale dei Piloti di Linea), infatti, la media globale più recente (2021) è del 5,8%.

Prosegue nel frattempo la campagna di reclutamento di easyJet per il Generation easyJet Pilot Training Programme. Con circa altre 26 donne che si aggiungeranno nei prossimi mesi, e con altre 13 donne pilota cadette attualmente in addestramento, il numero di donne pilota è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi mesi e anni.

 

Su tutte le tematiche D&I verterà la tavola rotonda dal titolo “Confronto su lavoro e diversity management”, organizzata dal Napoli Pride nella giornata di mercoledì 28 giugno, a cui, insieme ai rappresentanti di numerose altre aziende sponsor della manifestazione, parteciperà anche Valeria Cerri – Regional Cabin Services Manager Italy & Spain di easyJet: un’occasione di confronto e dibattito che parte dai temi della formazione, degli stereotipi di genere e delle politiche di lavoro per approfondire l’attuale contesto nazionale e proporre nuove sfide nel percorso verso la parità dei diritti e verso la costruzione di contesti professionali più accoglienti e inclusivi.