Il  4 ottobre scorso, il Presidente Federcongressi&eventi Paolo Zona e il Coordinatore delle attività associative Gianni Bastianelli sono stati ricevuti dal Presidente ENIT Pier Luigi Celli.

Scopo dell’incontro è stato quello di ottenere indicazioni definitive sul futuro del Convention Bureau Italia (partecipato al 100% da Promuovi Italia, agenzia di supporto per l’occupazione e lo sviluppo dell’industria turistica, a sua volta controllata da ENIT) attualmente in liquidazione, nonché di verificare se l’ENIT possa – in via transitoria – farsi carico della partecipazione unitaria della meeting industry italiana alla fiera EIBTM, in programma a Barcellona dal 27 al 29 novembre.

 

Pier Luigi Celli

Riguardo al futuro assetto del CB Italia, Celli ha manifestato il proprio chiaro e inderogabile intendimento di conservare l’attuale forma societaria (Società per Azioni) del Convention Bureau riportandolo sotto il controllo diretto dell’ENIT, senza dunque trasformarlo in un semplice dipartimento dell’Agenzia.

 

 

 Per quanto riguarda la  partecipazione a EIBTM, Celli ha informato Zona di aver disposto in senso affermativo. Sarà dunque l’ENIT a organizzare la presenza unitaria della meeting industry italiana a Barcellona, garantendo un supporto economico sostanzialmente in linea con le precedenti edizioni.

Dichiarazione del Presidente Federcongressi&eventi Paolo Zona: «Esprimo soddisfazione per questo incontro, pur con le dovute cautele dettate dall’esperienza. Tuttavia Celli mi è apparso uomo molto pragmatico e focused, che lavora per obiettivi con una mentalità molto vicina a quella imprenditoriale, il che mi fa davvero sperare nel buon esito degli impegni assunti.

In particolare sono soddisfatto riguardo a EIBTM, perché quest’anno più di altri si prospettava il rischio che la partecipazione unitaria non potesse concretizzarsi. Ciò sembra ora scongiurato, ed è ottimo anche a livello d’immagine: l’eventuale interruzione di una consuetudine che continua ininterrotta dal 2004 avrebbe causato un’impasse grave e difficilmente recuperabile sia agli occhi degli operatori sia a quelli dei mercati».