E’ normale e c’era da aspettarselo:per i primi mesi del 2013 gli italiani che già a dicembre 2012 hanno pianificato una vacanza sono 5,7 milioni, pari all’11,2% della popolazione. Diminuisce rispetto allo scorso anno il numero di vacanze che gli italiani intendono svolgere nel primo trimestre dell’anno; da 9,1 milioni a 6,5 milioni.
I dati dell’Isnart attestano dunque che 9 italiani su 10, quali l’89% della popolazione, hanno deciso di attendere e non hanno ancora programmato la vacanza. E’ in particolare il mese di marzo ad apparire troppo lontano per pianificare (già) una futura vacanza, soprattutto nell’incertezza politica che ad oggi gli italiani stanno vivendo e che potrebbe incidere nelle scelte e nei budget di spesa. Si nota un calo a discapito dei soggiorni nelle destinazioni italiane (-37,8%) rispetto a quelle pianificate per l’estero (-11,6%), portando un ridimensionamento del peso delle destinazioni italiane.
Per le vacanze invernali del 2013 gli italiani spenderanno 441 euro in Italia, 591 euro all’estero, per un totale di spesa turistica di 3,3 miliardi di euro di cui 1,6 miliardi di euro resterà in Italia e 1,7 miliardi di euro spesi all’estero. Il rallentamento delle prenotazioni colpisce in particolare gli hotel (-6% costante nel trimestre) ma anche tutto il comparto extralberghiero, meglio i villaggi.
Con la speranza che almeno LENTO rimanga !!?? Prenotazione spesso non è sinonimo di Partenza successiva, dipende un po’ da dove viene estrapolato questo dato che potrà essere al ribasso o al rialzo, quasi mai al …veritiero e reale.
Io lo chiamerei andamento quasi nullo…