Ukraine International Airlines (UIA) amplia la propria flotta con due Boeing 737-800 Next Generation prodotti nel 2012. , entro gennaio la flotta della compagnia aerea sarà composta da 21 aeromobili di medio raggio Boeing 737.

Ukraine riceve i nuovi aeromobili soggetti ai termini e alle condizioni del contratto di leasing operativo con la società di leasing European per il periodo di 12 anni. In precedenza, questi velivoli operavano per Aerosvit Airlines.

I Boeing 737-800 Next Generation hanno una capacità di 180 posti passeggeri con configurazione di cabina per classi Business e Turistica. Possono inoltre contare su moderni interni Boeing Sky dallo stesso design dei Boeing 787 Dreamliner di nuova generazione.

I Boeing 737-800 della UIA sono dotati di moderni strumenti di navigazione e motori CFM56-7B24E. Questi motori dal ridotto consumo di carburante consentono di migliorare l’efficienza delle operazioni di trasporto aereo, riducendo le emissioni in atmosfera e facilitando la manutenzione degli aeromobili. Secondo le stime degli esperti UIA, i Boeing 737-800 consentono un risparmio di carburante del 14% rispetto al Boeing 737-400, del 25% rispetto al Boeing 737-300 e del 34% rispetto al Boeing 737 – 500.

Altri due Boeing 737-800 Next Generation sono attesi in Ucraina nei mesi di aprile – maggio 2013, come parte dell’ampliamento e rinnovamento della flotta UIA.

“Per l’ estate 2013 la flotta di UIA sarà composta per un terzo da Boeing 737 di nuova generazione con un alto livello di efficienza operativa, efficacia dei costi e comfort dei passeggeri. Questo contribuirà sicuramente alla realizzazione dei piani strategici della nostra azienda – ha osservato Eugeniy Treskunov, Strategy Executive Vice President UIA – L’attuazione del programma UIA di espansione e rinnovamento della flotta consentirà al vettore di ampliare significativamente la propria rete di collegamenti, con nuove rotte verso le città dell’Europa orientale e meridionale, della Scandinavia, della Russia e altri paesi della CSI, del Caucaso e dell’Asia centrale, in linea con la crescita delle opportunità di transito”.