La tecnologia al servizio della cultura per incentivare il turismo. E’ questa, in sintesi, la filosofia che sta alla base del progetto ‘Matera Città Narrata’, “La città lucana – candidata a diventare capitale europea della Cultura per il 2019 – si può visitare anche virtualmente: accedendo al sito www.materacittanarrata.it o scaricando gratis le relative applicazioni per Ipad, Ipod o smartphone. L’obiettivo dell’iniziativa – che rientra in un accordo tra Ministero dei Beni culturali e Regione Basilicata – è quello di rendere fruibile il patrimonio culturale e paesaggistico della città, conciliando il grande pubblico con la storia grazie ai linguaggi tecnologici che tutti ormai parliamo.

“Il nostro scopo – spiega Giampiero Perri, coordinatore del progetto – è quello di valorizzare il patrimonio tangibile e ancor di più quello intangibile, aiutando i turisti prima e durante la loro visita”. “In questo format – aggiunge Perri -, abbiamo cercato di dare tante narrazioni della città. Ne raccontiamo la storia dal Pleistocene a oggi, ma anche le tradizioni, attraverso le voci della cittadinanza”. Ci sono poi testimonial di spicco: da Lina Wertmuller a Gillo Dorfles al compianto Lucio Dalla. In tutto, sono stati realizzati 84 video, 67 colonne sonore, 9 ricostruzioni in 3D e cinque applicazioni, di cui una riservata ai bambini. Per accompagnare il turista nella sua visita al centro storico di Matera è stata poi creata una rete wi-fi con accesso gratuito, mentre un ‘urban centre’ permetterà di fruire anche offline dei contenuti della piattaforma digitale.

Un lavoro innovativo, come riporta l’AnsaMed, durato due anni e mezzo e costato circa 800mila euro. La parte tecnologica è stata realizzata grazie alla collaborazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in particolare degli Istituti per le Tecnologie applicate ai beni culturali e per le Ricerche sul terziario. “La Basilicata – dichiara Antonio Giordano, assessore alle Politiche sociali della ‘città dei Sassi’ – è un laboratorio di sperimentazione. Matera, in particolare, lo è stata dal punto di vista urbanistico e ora vuole esserlo anche da quello culturale”.