Elezioni politiche finite, Riforma Fornero da gestire ma si apre uno scenario piuttosto complicato. Vediamo quali sono i programmi dei partiti/movimenti eletti relativamente ad una questione di primo piano come il lavoro.Un tema rovente anche per la questione degli incentivi, ammortizzatori sociali e flessibilità in entrata e in uscita.
Per quanto riguarda gli incentivi, esodati e ammortizzatori sociali il Pd propone l’alleggerimento del peso del lavoro sull’impresa, attingendo dalla rendita dei grandi patrimoni. La copertura degli esodati è da completare. Il sistema degli ammortizzatori deve essere più flessibile.
Il PDL pensa che sia necessario concedere un credito d’imposta alle aziende per i contributi sulle assunzioni a tempo indeterminato per 5 anni; i sussidi alle imprese vanno sostituiti con la riduzione delle tasse su lavoro e produzione.
Il M5S vuole introdurre un sussidio di disoccupazione per tutti e per tre anni alle persone in difficoltà. Nel frattempo, chi ha perso l’occupazione riceverà proposte di lavoro e valuterà quella più adatta.
Il Prof. Monti punta a raggiungere la flessibilità delle imprese e intende far leva sulla riduzione del cuneo fiscale e contributivo e segnalare alcune linee guida per la contrattazione collettiva aziendale, come riporta LeggiOggi.
Per la flessibilità in entra e in uscita, si mira a far respirarele imprese ma il dibattito si apre sull’Art.18.