Nizza Cattedrale di San Nicoladi Harry Di Prisco

Favole e fantasie sono tutte racchiuse nel patrimonio genetico di una città baciata dal sole, a cui non manca nulla d’inverno come d’estate. E le storie incantate vivono qui in Provenza e a Nizza in particolare.

Si racconta che un giorno la bellissima Fata Lavandula, alla ricerca di un bel posto in cui vivere,  abbia cominciato a sfogliare il suo libro dei paesaggi. Giunta alla pagina della Provenza si fermò, triste per quelle povere terre incolte. Le lacrime della fata caddero sulla pagina, macchiandola ed ella tentò invano di asciugarsi gli occhi blu, mentre minuscole goccioline continuavano a bagnare quelle terre. Disperata passò una fetta di cielo blu sulla Provenza per dimenticare tutte quelle macchie. Da allora la lavanda cresce in quelle terre un tempo incolte, una macchia di colore sotto il cielo blu della Provenza… al confine con l’Italia e il mar Mediterraneo.

E allora con un adagio tutto nizzardo possiamo ben dire “un campo di lavanda vale di più che un ok 6 Battaglia fiori Nizzacampo di grano”. Anche il Petrarca, arrivando per la prima volta su questa incantevole costa, non dimenticò mai la splendida visione della riviera dove le città sembravano “diademi sui cigli montani, digradanti verso il mare verdeazzurro. Questo è più simile al cielo che alla terra.”  I primi insediamenti nella regione risalgono al neolitico seguiti da quelli greci e da quelli romani.

Dopo una serie di legami con l’Italia, culminati con il trasferimento della sede papale ad Avignone, alla fine del 1400, la Provenza entrò a far parte definitivamente della Francia, raggiungendo i suoi confini attuali con l’annessione di Nizza nel 1879.

Per poter inquadrare i settecento anni di storia si può visitare la cripta archeologica Pairolière, recentemente aperta al pubblico. Essa, comparabile alla cripta del Louvre per l’interesse storico e patrimoniale, è situata sotto la piazza dedicata a Giuseppe Garibaldi, che proprio a Nizza ebbe i natali. Dispone di un’immensa sala sotterranea di 2000 metri quadrati e si trova ad una profondità di soli otto metri da terra. La cripta archeologica è costituita da fortificazioni perfettamente conservate risalenti al XIV secolo, quando la città era dominata dai Conti di Provenza, rinforzate durante l’egemonia dei Duchi di Savoia e poi abbattute per ordine di Luigi XIV.

ok 3 la Baia degli Angeli di NizzaOgni angolo di questa regione si inquadra in una cornice di colline e montagne che si sviluppano tutt’intorno. Questi elementi sarebbero però insignificanti senza quella particolare luce mediterranea, che trova il suo culmine in primavera ed autunno.  Gli aristocratici e i reali stranieri che nel Settecento avevano fatto di Nizza la stazione balneare invernale più alla moda in Europa, nell’Ottocento cominciarono ad insediarsi ad est e a ovest. Negli anni Cinquanta arrivò il turismo di massa e solo negli anni Settanta il governo francese cominciò a rendersi conto che doveva salvaguardare la risorsa turistica.

Fu in quegli anni che numerosi artisti, affascinati dalla luce e dal modo di vivere tranquillo di queste zone, lasciarono gli inverni nordici, insediandosi sulla riviera. Tra i grandi che dipinsero e scolpirono in quest’area troviamo Matisse, Renoir, Signac, Mirò, Chagall, Modigliani e Picasso.

Molte delle loro opere fanno parte delle collezioni permanenti di splendidi musei che già da soli valgono una visita in Costa Azzurra. Tra le città, Nizza, la Regina della Riviera, è la cittadina più piacevole da visitare. Marzo è il mese migliore per la Costa Azzurra: musei, alberghi e ristoranti sono quasi tutti aperti, le mimose sono in fiore e il contrasto con zone più fredde è vincente.

Nizza è ricca di storia, di siti naturali, di vita culturale e artistica accanto ad un’ottima ok 1 la regina del Carnevale di Nizzagastronomia tutta mediterranea e si appresta ad accogliere gli ospiti che sceglieranno di trascorrere le vacanze pasquali vicino a questo mare azzurro di incomparabile bellezza. Per  informazioni  si   può   accedere   al  sito dell’Ente del Turismo Francese – Atout France Italie (http://www. www.rendezvousenfrance.com). Non è un caso che il Carnevale, che ha da poco chiuso i battenti con la presenza di tantissimi turisti italiani, abbia dedicato una parte delle sfilate alla “Battaglia dei fiori”, beneauguranti per la vicinissima primavera.

Ad organizzare gli eventi è stato l’Ufficio del Turismo e dei Congressi di Nizza (www.nicetourisme.com).  Sotto il sole della Costa Azzurra  in uno scenario unico, di fronte al mare, su la Promenade des Anglais,  è stato creato  un grande spettacolo.  I carri, ornati con variopinte composizioni floreali, avanzando lentamente, hanno permesso a splendide modelle in abiti sgargianti di lanciare al pubblico mimose, gerbere e gigli, coltivati in serra già da novembre.  Risale al 1876 la prima battaglia dei fiori ideata da Andriot Saëtone per Nizza.  Nel corso degli anni  si è dato vita ad una imponente esibizione tesa ad onorare il lavoro dei floricoltori locali.  I 20 carri così addobbati e completamente modulabili, hanno sfilato innanzitutto per la gioia  dei bambini, tutti rigorosamente in maschera, fra l’avenue des Phocéens e l’Hotel Negresco.  Da ogni carro sono stati lanciati circa centomila fiori agli spettatori delle tribune.

ok 5 il carro dell'Europa al Carnevale di NizzaQuesta sfilata rappresenta ogni anno il lavoro lungo e meticoloso di fioristi e costumisti che realizzano modelli unici, così come avviene per tutto il Carnevale che quest’anno ha avuto come tema: “Il re dei 5 Continenti”.  C’è qui a Nizza un vero culto dei fiori  e  al mercato dei fiori se ne possono trovare di ogni tipo e varietà.    Cibo e fiori sono infatti i protagonisti a cours Saleya (nel Settecento la passeggiata dell’alta società) nella città vecchia, vicino alla Promenade des Anglais.

 

Tutt’intorno ai banchi, si affacciano ristoranti che offrono specialità locali. Non c’è che l’imbarazzo della scelta tra focacce invitanti e insalata nizzarda, conosciuta in tutto il mondo, che è poi una combinazione di verdure crude arricchite da uova sode e filetti d’acciuga, il tutto condito con il famoso olio d’oliva del tipo “cailletier” e accompagnato dalle tante erbe aromatiche.

Tra i ristoranti che consigliamo : “Acchiardo”, ristorante storico  sito nel cuore della cittàok 4 il carro del petrolio vecchia, gestito da quattro generazioni dalla stessa famiglia di origine piemontese e fondato nel 1890 da Maddalena, la nonna dell’attuale titolare Giuseppe, che continua   la tradizione della buona cucina, coadiuvato dai figli Raffaele e Jean Francois Joseph; “Attimi”, un presidio slow food,  che si affaccia sulla splendida Piazza Masséna, proponendo piatti tipici delle regioni italiane con ingredienti bio e DOP. Un autentico viaggio di sapori e colori elaborati dallo chef giapponese Tsumoru Takano è possibile farlo al Ristorante “Les deux Canailles”, dove si può gustare una moderna cucina francese con qualche tocco giapponese. Il ristorante è inserito nelle guide Michelin e Gault & Millau del 2012.

Il ristorante “Du Marché” in corso Seleya, situato al centro del mercato dei fiori, propone invece una cucina tradizionale e mediterranea dove i profumi dei fiori si mescolano con gli effluvi dei piatti nizzardi. Per chi desidera un tocco raffinato lo può trovare al ristorante “L’Orologio” del Grand Hotel Aston (www.hotel-aston.com). Qui l’ambiente è accogliente e all’interno ricorda con i suoi quadri il tempo che si è fermato. La scelta del nome è legata ai primi proprietari dell’Ottocento per rendere omaggio ai tanti campanili della città vecchia. Le preparazioni sono sapientemente dosate e mantengono l’aroma e il sapore delle verdure, del pesce e della carne, mentre spezie ed erbe seducono il palato dall’ antipasto al dolce. Lo chef è Marc Tuzza coadiuvato in sala dal maitre d’hotel Jean Michel Lalanne.

ok 5 il carro dell'Europa al Carnevale di NizzaIn occasione del centenario della costruzione  della Cattedrale ortodossa russa di Nizza intitolata a Saint-Nicolas, è in svolgimento una mostra al Museo Masséna.  Questo monumento con le sue cinque cupole coperte di piastrelle smaltate e dorate, costruito nel 1912, è stato il simbolo più significativo della presenza russa a Nizza.  La Costa Azzurra, che ha basato il proprio sviluppo sui contatti cosmopoliti, si distingue particolarmente per l’importanza di questa comunità.  Festeggiare il centenario della costruzione della cattedrale ortodossa, la più grande costruita fuori della Russia, è senz’altro una buona occasione per riscoprire gli stretti legami dei nizzardi con la collettività russa presente a Nizza che ha dato un contributo significativo alla storia della città nel mondo.

Nizza vi attende in tutto il suo splendore, anche solo per un lungo week end,  per mostrarvi tutti i suoi tesori in essa racchiusi, sotto un cielo azzurro che più azzurro non si può, e di fronte un mare blu intenso che ha incantato negli anni tanti e tanti artisti.

Informazioni: http://it.franceguide.com/