FiavetIl settore delle agenzie di viaggio può tirare un sospiro di sollievo. Con sentenza n. 4500/2013 del 2 aprile, il Tribunale di Milano ha dato ragione a Fiavet, la Federazione che associa agenzie di viaggi e tour operator aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, nella causa di primo grado contro Expedia, intentata dalla Federazione per concorrenza sleale e pubblicità ingannevole, prima azione collettiva di categoria del settore.

Expedia aveva infatti divulgato nel 2009 e nel 2010, tramite il proprio sito e mezzi di stampa radiofonici e televisivi, una campagna pubblicitaria basata sullo slogan ‘offerte voli, nessuna spesa di agenzia’ e ‘zero spese di prenotazione’, dando così ad intendere che la vendita di biglietti aerei avvenisse sul portale Expedia.it senza spese di intermediazione. Tale circostanza non solo è stata ritenuta dal Tribunale “non veritiera” ma anche “lesiva degli interessi delle agenzie operanti nello stesso settore” perché “idonea a falsare il gioco della concorrenza sul mercato”, visto che, in realtà, Expedia applicava sul costo del biglietto aereo spese occulte, comprese sotto la generica voce ‘tasse e spese’.

Il Giudice ha altresì riconosciuto il danno subito dalle agenzie come un “danno collettivo”, in termini “di immagine e in termini di effettivo impegno che si renderà necessario per ristabilire la verità sul mercato”.

“Questa pronuncia ci riempie di soddisfazione – afferma Fortunato Giovannoni, Presidente Fiavet – perché abbiamo conseguito una vittoria che riconosce quello che da sempre perseguiamo: vale a dire la chiarezza delle regole del mercato e il rispetto del lavoro e dell’impegno delle imprese dell’intermediazione. Continueremo a svolgere la nostra funzione di custodi degli interessi legittimi della categoria, monitorando con la necessaria attenzione ogni fenomeno discorsivo del mercato”.

Un altro passo importante sarebbe divulgare anche al consumatore finale il messaggio racchiuso nella sentenza.