“All amounts are expressed in Turkish Lira” ammettiamo senza remora alcuna che abbiamo provato un po’ di invidia verso chi può presentare un bilancio facendo uso della SUA moneta. E leggere della lira turca sfogliando il bilancio 2012 della Turkish Airlines non poteva non farci sorgere il dubbio che il vettore turco del quale si può dire che sta letteralmente volando tanto fantastici sono i suoi risultati, forse deve parte delle sue ottime performances al fatto di essere fuori dal cimiteuro, e i suoi dati assumono ancora maggior valenza se comparati con quelli delle altre consorelle europee.
Già commentando i risultati al dicembre 2011 avevamo annotato che, rispetto ai vettori che fanno parte di AEA, la THY si era messa in evidenza con risultati di tutto rispetto; con oltre 31 milioni di passeggeri trasportati il vettore era in pratica al quarto posto dopo Lufthansa, Air France e British Airways e aveva scavalcato compagnie come Iberia, SAS, Klm e Alitalia. Al 31 dicembre 2012 nuovo record: i passeggeri sono diventati 38.1 milioni e dal momento che la British Airways ne ha portati alla stessa data 37.580.000 la Turkish Airlines è ora divenuta il terzo vettore europeo.
Purtroppo l’AEA, non si capisce bene per quale motivo, ha oscurato i dati di traffico relativi ai singoli vettori e pertanto non siamo in grado di poter esporre i confronti con tutti gli altri membri dell’associazione al 31 dicembre del 2012. Possiamo però mostrarvi i risultati tratti dal bilancio del vettore. Per quanto riguarda il traffico:
2011 2012
Revenue Passenger-KM (000) 56.833.000 72.862.000 +28,2%
ASK (000) 78.135.000 93.547.000 +19,7%
Passeggeri trasportati 31.600.000 38.157.000 +20,8%
Cargo & Mail (tons) 367.414 459.724 +25,1%
Passando ai dati finanziari (in lire turche):
2011 2012
Sales Revenue 11.812.549.908 14.909.003.818
Costi delle vendite 9.803.269.512 11.893.596.710
PROFITTO LORDO 2.009.280.306 3.015.407.108
PROFITTO OPERATIVO 122.647.371 1.604.833.888
PROFITTO ANTE-TASSE 18.516.632 1.133.367.233
INCOME DELL’ANNO 751.520.657 906.115.948
Sono cifre, ma soprattutto ratei di incremento, che lasciano il segno. Comparando ad esempio il numero passeggeri con quanto fatto da Alitalia annotiamo che a fronte di un aumento degli stessi del 20,8 per cento da parte della THY, ha corrisposto un calo da 25.907.000 a 25.330.000 ovvero un meno 2 per cento del nostro vettore.
E come più volte abbiamo sottolineato se “tira” il vettore di bandiera tirano anche gli aeroporti ed è così che lo scalo di Istanbul-Ataturk è l’unico fra i primi 30 aeroporti mondiali ad aver segnato nell’anno 2012 un più 20.6 per cento nel numero passeggeri; lo scalo di Ataturk che nel 2011 era al trentesimo posto è balzato al ventesimo (45.1 milioni contro 37.4).
L’aumento del traffico ha determinato la decisione della compagnia di aprire servizi anche dall’altro scalo della città il Sabiha Gokcen (SAW) il quale nell’ottobre 2009 ha inaugurato il nuovo terminal che ha una capacità di 25 milioni di pax/annui. La soluzione vede pertanto i collegamenti della THY spalmarsi su due scali cittadini come ha fatto già la British Airways sugli scali londinesi.
In Italia il nostro maggiore scalo nazionale, Fiumicino, è passato dai 37.400.000 passeggeri del 2011 a 36.742.000 nello scorso anno.
La compagnia turca ha ordinato a marzo di quest’anno 117 nuovi aerei A321 che significheranno 21.644 posti in più e che si andranno ad aggiungere ai 211 velivoli attualmente in servizio. Nel corso del 2012 ben 32 nuove destinazioni sono state aggiunte al network che ora può vantare un totale di 217 città servite in 96 nazioni.
Val la pena ricordare che solo una decina di anni fa, nel 2003, la compagnia turca trasportava 9.852.000 passeggeri ed era alle spalle di SAS, Swiss, Klm, Iberia e Alitalia nonché ovviamente di British, Lufthansa e Air France. La eccezionale rimonta è accaduta –sarà bene ricordarlo- mentre da noi si litigava fra Fiumicino e Malpensa, e mentre i piccoli aeroporti proliferavano per la gioia di Ryanair……
Antonio Bordoni