Ribassi per l’area mediterranea
Uno studio di Trivago svela l’andamento dei prezzi alberghieri in relazione alla variazione del PIL. Questi i dettagli: in Grecia -10%, Italia -8% dell’ indice dei prezzi alberghieri nell’ultimo quadrimestre.
La ricerca, condotta su un database di oltre 150 agenzie, fonti di tariffe alberghiere che il motore di ricerca confronta, ha preso in esame l’indice dei prezzi alberghieri di trivago (tHPI*) e l’andamento annuale del PIL per i Paesi Europei della fascia Mediterranea più colpiti dalla crisi economica, come: Grecia, Portogallo, Spagna e Italia.
In alcuni Paesi, come la Grecia, la diminuzione del prodotto interno lordo del -6.4% ha portato nel 2012 ad una riduzione delle tariffe alberghiere intorno al 7%. Per l’Italia (-2.4% PIl nel 2012) il dato è stato di appena l’1% in meno di riduzione del costo di un pernottamento medio dal 2011 al 2012. Più evidente, invece, il calo del costo di pernottamento nel primo quadrimestre del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012: l’Italia perde 8 punti percentuali sul costo medio di un hotel passando da 147€ a 135€ per costo camera doppia a notte; la Grecia il 10%, Spagna e Portogallo il 7%.
Italia, stretta relazione tra PIL e domanda turistica
Dallo studio di trivago emerge inoltre che il PIL e l’indice dei prezzi alberghieri, quindi relativa domanda turistica verso l’Italia, hanno seguito un trend molto simile nell’ultimo anno, rispetto al 2011.
“Confrontando il grafico dei valori rilevati trimestralmente sulla produzione interna lorda in Italia degli istituti di riferimento e l’indice dei prezzi alberghieri – secondo Trivago – si riscontra una certa affinità. Il momento di maggiore calo del pil nel primo e ultimo quadrimestre del 2012 in Italia corrisponde al punto di minima sulle tariffe alberghiere, ma anche di minima della domanda turistica per l’Italia, con relativo calo dell’indotto turistico che potrebbe avere inciso sul PIL”.
Significativo anche il ridimensionamento delle tariffe alberghiere in Italia nel primo quadrimestre del 2013 in confronto allo stesso periodo del 2012: se un pernottamento medio in Italia costava 124€ nel periodo Gennaio-Aprile 2012, nello stesso periodo del 2013 è invece costato 115€, 9€ di differenza che portano un segno negativo stimato intorno all’8%.
Anche la Spagna registra una marcata riduzione dei prezzi hotel nel primo quadrimestre del 2013 rispetto all’anno precedente del 7%: 91€ per doppia a notte in questi primi quattro mesi dell’anno rispetto ai 97€ del 2012. Infine, in Portogallo il calo annuale sul primo quadrimestre del 2013 è stato del 7% (da 83€ a 77€).
“Il calo generale sui paesi della fascia Mediterranea più significativo lo stiamo osservando in questo primo quadrimestre del 2013 – spiega i dati dell’Osservatorio di trivago Giulia Eremita, marketing manager di trivago.it – questo può essere un effetto ma anche una concausa del periodo di recessione che stiamo attraversando nel 2013, secondo le ultime stime della Ocse sul PIL”. E se da un lato la riduzione delle tariffe corrisponde ad “una possibile contrazione e/o riduzione della domanda turistica – spiega Eremita – con conseguente intervento immediato sulle tariffe per generare maggiore domanda e produrre ricchezza”, dall’altra il “il PIl e il ritocco sulle tariffe alberghiere sembrano seguire la stessa tendenza in quei Paesi che basano una buona percentuale della propria economia sul turismo, tra cui l’Italia”.
L’Italia, tra i Paesi della fascia mediterranea colpiti dalla crisi economica, con una media annuale di 129€ per camera doppia a notte resta comunque il Paese con le tariffe alberghiere più alte. Seguono la Spagna con 100€ per doppia a notte, la Grecia e il Portogallo con un indice annuale di pernottamento di 90€.