Il governo centrale spagnolo si unisce lotta contro le intrusioni e la concorrenza sleale nel settore alberghiero. Per questo si è deciso di escludere dalla Ley de Arrendamientos Urbanos (LAU) gli appartamenti di uso turistico in modo che resterà al margine di questa norma per renderlo soggetto invece a regolamenti settoriali.
Gli albergatori hanno impiegato anni a denunciare la proliferazione di appartamenti che operano al di fuori della legge che hanno causato ingenti danni economici e che ora, con la crisi, rischiano di essere ancora più frequenti.
Questa forte problematica è stata evidenziata e testimoniata dai dati della Caixa Economica Yearbook che mette in luce come su 1,128 milioni di pernottamenti turistici che si sono verificati l’anno scorso, 764 erano in stabilimenti illegali come pubblicato da El Pais. Oggi, in Spagna ci sono 1,5 milioni di case turistiche illegali.
Il preambolo del progetto di legge sulle misure per promuovere la flessibilità e affitto riconosce che “negli ultimi anni si è registrato un maggiore utilizzo sempre più significativo di alloggi privati per il turismo”. Alcuni stato come Catalogna sono disposti a regolare e registrare circa un milione di posti letto che hanno calcolato i responsabili della Generalitat, e che operano in modo abusivo e per questo hanno adottato una politica che distingue tra appartamenti e case di vacanza, che richiede un minimo qualità.