Mediterraneo tra le mete più richieste. In calo i soggiorni di due settimane
L’incertezza economica e climatica non frena la voglia di vacanze. I romani, nonostante le difficoltà economiche, la crisi e il meteo sfavorevole non rinunciano a qualche giorno di vacanza. Segnale incoraggiante che non basta però a far decollare a pieno la stagione.
“Il mercato si sta lentamente muovendo, lasciandoci qualche speranza di ripresa, ma è presto per fare dei bilanci, i dati sono ancora parziali” dichiara Andrea Costanzo, Presidente della Fiavet Lazio – “Le richieste di preventivi sono tante, ma di fatto si confermano le prenotazioni sempre più sotto data.”
Dall’indagine è emersa con chiarezza la tendenza, sempre maggiore, a prenotare all’ultimo secondo. “Il cliente – continua Costanzo – imposta la sua scelta in base al budget e non scegliendo la destinazione, con l’obiettivo continuo di spendere sempre meno. Le nostre imprese ci evidenziano come le richieste sul web pervengano inserendo nei motori di ricerca il budget a disposizione, per poi scegliere la destinazione, spesso selezionando sempre la più economica”.
Il mare del Sud Italia si conferma la meta privilegiata (63%), seguito da montagna (25%) e città d’arte (12%).
Si è passati dai lunghi week end di 4 giorni di giugno con una spesa media di 350 euro a persona, ai 7 giorni di luglio e agosto con un bugdet medio di 570 euro. Rarissimi i soggiorni di 2 settimane.
Gettonatissime le località del Mediterraneo, Spagna, Croazia, con in testa Grecia e Baleari; Tunisia e Marocco come alternative all’Egitto che sta soffrendo per la difficile situazione interna. Tra le destinazioni del lungo raggio si registra un leggero incremento per il Brasile trainato dalla Giornata Mondiale della Gioventù e dall’elezione di Papa Francesco. Trend positivo per il segmento crocieristico, è infatti riconfermata la passione dei romani per le Crociere nel Mediterraneo. Cresce il popolo di vacanzieri del mese di settembre e di quelli che si rivolgono alle agenzie di viaggi per le vacanze: segno evidente di necessità di sicurezza e affidabilità e paura di disservizi e truffe.
“In questo scenario di incertezza, un discorso a parte meritano i viaggi d’affari, il congressuale e le vacanze studio, dove non si registra un calo importante rispetto allo scorso anno – conclude Costanzo – Le vacanze studio vengono giustamente considerate dalle famiglie un importante investimento formativo per i figli, nel quale non c’e’ solo la ricerca esasperata del miglior prezzo ma, soprattutto, l’individuazione di una esperienza formativa di qualità”.