Bisogna tener conto delle transazioni tramite Pos
Fiavet ha risposto all’invito dell’Agenzia delle Entrate di valutare le nuove informazioni ai fini della revisione dello studio di settore VG78U per le agenzie di viaggio, in programma nel 2015.
Nel dettaglio, Fiavet chiede l’inserimento all’interno del nuovo Quadro Z – che serve per tener conto delle mutate condizioni di mercato, delle modalità di organizzazione ed operative delle imprese – di uno specifico rigo per la rilevazione delle commissioni pagate dalle agenzie di viaggio intermediarie per le transazioni tramite POS effettuate con pago – bancomat e carte di credito, debito e prepagate.
A differenza di quanto accade in altri settori, per le imprese dell’intermediazione turistica il fenomeno ha un’incidenza peculiare. Infatti, l’agente di viaggio intermediario rimette ai fornitori di servizi il pagamento ricevuto dal cliente. Pertanto, la commissione pagata dall’intermediario per le transazioni tramite i suddetti mezzi elettronici ricade esclusivamente sul già scarno guadagno derivante dalle provvigioni che il fornitore riconosce all’agente.
L’incidenza della commissione, dunque, non deve essere misurata sul valore della transazione (vale a dire sul prezzo del pacchetto o servizio turistico) ma sull’importo della provvigione maturata dall’agenzia di viaggio intermediaria.
“Soprattutto alla luce del recente abbassamento del limite per l’utilizzo del contante, oggi fissato a 1.000 euro, che ha determinato un aumento del ricorso ai mezzi di pagamento elettronici, e tenendo conto anche della contrazione del valore medio delle operazioni nel comparto, prendere atto della maggiore incidenza economica delle operazioni sopra descritte rappresenta un’esigenza non più derogabile – spiega Fortunato Giovannoni, Presidente Fiavet -. Ci auguriamo pertanto che l’Agenzia delle Entrate accolga la nostra proposta, in grado di portare significativi benefici a tutte le agenzie di viaggio”.