di Manuela Ippolito
Qatar Airways in forte crescita, i numeri lasciano poco spazio ai dubbi. Nuove rotte, rapporto con il trade, servizi innovativi, estrema qualità a bordo, attività social media e la libertà di scegliere a quale alleanza dei cieli più strategica appartenere.
Questi i primi risultati tracciati da Morena Bronzetti, Direttore Italia Svizzera e Malta della compagnia Qatar e dal direttore commerciale Michele D’Angelo che hanno presentato le nuove tendenze della compagnia aerea.
“Siamo giovani con 16 anni di attività, siamo dei teenager ma abbiamo avuta una crescita incredibile – commenta Bronzetti- ad oggi raggiungiamo 133 destinazioni in tutti i continenti con una flotta di 127 aerei. Basti pensare che solo nel 2013 abbiamo inaugurato ben 11 destinazioni in 3 continenti, Medio Oriente, America , Africa e Cina. In particolare Hangzhou in Cina decolla dal 20 dicembre prossimo. E per il 2014 sono già state segnalate 5 new entry: Medio Oriente con Sharjah e Dubai World Central, Emirati; Europa con Edimburgo; Nord America con Miami e Filadelfia. Non ci fermiamo e il nostro obiettivo è raggiungere 170 destinazioni entro il 2015”.
Bronzetti specifica che nel lancio delle nuove rotte Qatar possiede una strategia: “non apriamo necessariamente rotte molto battute, ma il nostro obiettivo è ottenere un equilibrio tra rotte meno conosciute e quelle più importanti dal punto di vista commerciale. Ovviamente diamo grande attenzione al consolidamento e rafforzamento dei collegamenti già esistenti.”
Il mercato italiano e l’importanza di OneWorld
Anche sul mercato italiano si registrano risultati soddisfacenti Bronzetti conferma l’intenzione di aumentare i posti a disposizione operando con aeromobili più grandi o introducendo nuove frequenze.
Al momento il vettore con base a Doha opera con 35 voli alla settimana, 14 da Roma e da Malpensa e sette da Venezia. “Da Doha i passeggeri italiani possono raggiungere grazie alle coincidenze 24 destinazioni tra Asia e Australia, 20 nel subcontinente indiano, 21 in Medio Oriente e nove in Africa. Grazie agli accordi con Alitalia, poi, possiamo trasportare anche i passeggeri provenienti da molti altri aeroporti italiani”, specifica Michele D’Angelo, Direttore commerciale della compagnia per l’Italia. Su Doha si rileva un maggiore traffico business;per quanto riguarda le altre rotte gli italiani privilegiano la Thailandia, l’Indocina e le Maldive.
“Forte è il nostro rapporto con il trade e con i tour operator, lavoriamo con i maggiori del mercato italiano- e gran parte della biglietteria proviene dalla agenzie di viaggio. Inoltre curiamo anche il rapporto diretto con i suoi passeggeri attraverso i social: su facebook si è avuta una crescita del 500% nel 2013. La compagnia ha vinto il Best Emerging Airline on Social Media 2013″ conclude D’Angelo.
Importantissimo l’ingresso in Oneworld, ritenuta da Bronzetti l’alleanza più idonea al vettore. Riflettori puntati sull’incoming. “Vorrei sottolineare – conferma- il ruolo di Qatar nell’incoming verso l’Italia soprattutto da Cina e India, trasportando migliaia di turisti con una capacità di spesa molto alta- specifica la manager- E’ un dato importante che va considerato quando si parla delle compagnie del Golfo come degli invasori”.
Investimenti e scelta di qualità
La compagnia mira fortemente alla qualità e all’eccellenza a bordo dalla nuova configurazione sedili del B787, ai menù, non solo in Prima e Business ma principalmente nell’Economy, e nella carta dei vini ricercati a rotazione.Massimo impegno per mantenere una flotta efficiente e giovane: 127 aerei, età media 4 anni, con un buon equilibrio tra Airbus e Boeing (9 sono Dreamliner) e macchine di varia capacità. “Questo ci consente- spiega nuovamente Bronzetti- di operare con il massimo della flessibilità a secondo della rotta e dell’andamento del mercato”. Sono attivi per il prossimo futuro 230 ordini per un valore di 50 miliardi di dollari.
Grande entusiasmo dimostrato per l’apertura del nuovo aereoporto Hamad International Airport che potrà accogliere fino 50 milioni di passeggeri l’anno, che ha visto un investimento intorno a 15 miliardi di dollari. Già è atterrato il primo aereo Qatar cargo.