soldiGli oltre 831 milioni di presenze turistiche stimate per lo scorso anno (60,9% italiane e 39,1% straniere) hanno generato un impatto economico sul settore dell’alloggio e della ristorazione ma anche sugli altri comparti che compongono le principali voci di spesa dei turisti pari a 73 miliardi di euro, secondo i dati Unioncamere.

Rispetto al 2012, si registra una contrazione sia dei flussi (-3,9%), sia dei consumi (-2%), dovuta unicamente alla riduzione delle spese degli italiani (-3,9%), mentre quelle degli stranieri risultano in contenuto aumento (+0,7%).

Dei 73 miliardi di euro spesi dai turisti durante il soggiorno in Italia, il 39,9% è stato utilizzato nel settore dell’alloggio e della ristorazione ed il restante 60,1% negli altri settori. In particolare, come riporta l’Ansa,  il 18,7% nelle attività ricreative e culturali, il 16,1% nell’agroalimentare, il 10,4% nelle altre industrie manifatturiere, il 10,4% nell’abbigliamento e calzature, il 2,3% nell’editoria e il 2,1% nei trasporti.

Rispetto al 2012 diminuiscono i consumi della ristorazione (-15,1%) ecucina premio ristoranti dell’alloggio (-17,9%); aumentano invece le spese destinate all’abbigliamento e alle calzature (+15,1%), al settore agroalimentare (+14,1%) e alle attività ricreative (+4,9%). Rispetto a quanto registrato nel 2008, quando il volume dei consumi turistici superava i 77 miliardi di euro, la complessiva diminuzione della spesa (-5,7%) ha investito tutti i comparti economici ad esclusione di quello agroalimentare, che cresce del +65,9% per un totale di oltre 11,7 miliardi di euro spesi dai turisti in negozi tipici e supermercati nei luoghi di vacanza.