Agenzie di viaggio in crisi, saldo negativo tra aperture e chiusure
Secondo il World Travel & Tourism Council il contributo al prodotto interno lordo del comparto turistico italiano è pari a 64,8 miliardi di euro ossia il 4,2% del totale (che raggiunge il 10,3% se includiamo l’indiretto e l’indotto). L’Italia si posiziona al 68° posto per contributo diretto al PIL, con un peso superiore alla media europea, pari a 3,1%, e più in alto in graduatoria di Francia, Gran Bretagna e Germania (la Spagna è 46°).
La spesa per vacanze rappresenta l’81,4% del contributo diretto al PIL e il restante 18,6% è dato dalla spesa per viaggi d’affari. Gli occupati nel comparto turistico rappresentano il 4,9% degli occupati totali e l’Italia si posiziona al 55°posto, anche in questo caso sopra la media europea, al disotto della Gran Bretagna e della Spagna e sopra la Francia e la Germania. Per quanto riguarda gli investimenti, pari per il settore turistico al 3,2% del totale degli investimenti, l’Italia si posiziona 138esima quasi in fondo alla classifica. Sono alcuni dei dati resi oggi nel corso di un incontro su “L’intermediazione turistica tra innovazione e lotta all’abusivismo” in occasione dell’Assemblea elettiva di Assoviaggi-Confesercenti.
“L’industria del turismo – ha sottolineato il presidente uscente, Amalio Guerra – potrebbe essere il vero asse trainante dell’economia del Paese, oltre a crederci è necessario, affinché sia vero, fare di più per il settore. Il settore è drammaticamente al collasso: le imprese stanno morendo, si stima che vi sia stato un saldo negativo negli ultimi 3 anni, tra aperture e chiusure, di oltre 1.400 agenzie. Nel nostro settore – ha aggiunto – si sono accentuati in questo ultimo decennio tre principali problemi: la mancata capacità e sensibilità della politica istituzionale verso le necessità del turismo, l’avvento di internet e la crescita indiscriminata di chi produce turismo abusivamente tra i regolari abilitati”.
Sul problema dell’abusivismo e sull’importante ruolo del fondo di garanzia si è soffermato il direttore generale del ministero dei Beni Culturali e Turismo, Roberto Rocca, mentre l’onorevole Cristina Bargero, della Commissione Finanze della Camera ha sottolineato la necessità di considerare l’importante apporto del settore turistico all’economia nazionale e quindi di rivedere le politiche fiscali che rendono sempre più spesso impossibile alle imprese italiane competere con quelle di altri Paesi dove la pressione tassazione è meno proibitiva.
Chiudendo il suo intervento, Guerra ha ribadito le richieste da presentare al nuovo Governo, iniziando dalla necessità di uniformare le leggi regionali al codice del turismo, non solo recependolo, ma rendendolo applicativo. “Questo – ha precisato – creerebbe i presupposti per ridurre l’abusivismo che ormai ha generato un mal costume in tutta l’Italia, creando evasione fiscale e mancanza di tutela nei confronti dei clienti”.
Al termine dell’incontro, l’assemblea ha nominato all’unanimità nuovo presidente di Assoviaggi il lombardo Gianni Rebecchi.