Forte cambiamento del turista e del modo di volare tra low cost, le compagnie mediorientali e nuovi consumi. Ecco che si modifica lo scenario del trasporto aereo charter.Secondo il convegno svolto a NoFrills i dati Enac segnalano una decisa riduzione del segmento Itc (voli a noleggio dei tour operator) nel triennio 2010-2013: il traffico charter si è attestato l’anno scorso a 4.828.276 passeggeri, con una diminuzione del 30% sul 2010, secondo l’Ansa.Merita notare che sulle rotte internazionali, cioè la parte più significativa di questa tipologia di collegamenti aerei vacanzieri, si è passati da 6.572.137 passeggeri a 4,5 milioni nell’arco del triennio. Questo significa la perdita di 2 milioni di passeggeri. Considerando le rotte nazionali, dove il mercato scende a centinaia di migliaia di passeggeri, la diminuzione è stata dai 304mila ai 279mila. Il charter è in forte difficoltà e aggredito sul corto raggio dalla concorrenza delle low cost e sul lungo dall’offerta dei vettori mediorientali. Ma c’è ancora una larga fetta di mercato che preferisce la tranquillità del un pacchetto completo, anche nel turismo religioso rimane ancora fondamentale l’idea di un charter riservato.