Più della metà dei turisti pianifica un viaggio ponendosi il problema di fare scelte che non danneggino l’ambiente. Un’esigenza cresciuta negli ultimi anni che spingerebbe il 50% a dichiararsi disponibile a pagare tra il 10 e il 20% in più pur di fare vacanze sostenibili.
I dati emergono, come riporta l’Ansa, dal V Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” realizzato dalla Fondazione UniVerde e IPR Marketing. “Il turismo è la principale industria del nostro Paese, ma sarà il futuro solo se sarà sostenibile, verde e in grado di valorizzare l’Italia che è fatta dal patrimonio culturale, dal settore enogastronomico e ma soprattutto dalle bellezze naturali” dice l’ex ministro e presidente di UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio. “Il turismo – sottolinea – nei prossimi 5 anni potrebbe dare mezzo milione di posti di lavoro, noi dobbiamo fare sì che questo sia realizzabile”.
Il 48% degli intervistati considera la struttura “eco” per l’uso di pannelli fotovoltaici e più del 20% per l’uso di sistemi per il risparmio idrico ed elettrico. Alcuni approfondiscono anche i servizi offerti dall’albergo e giudicano la struttura adatta se fa la raccolta differenziata (36%) e offre menù biologici e a km 0 (35%). Per accertarsi che la struttura che sceglieranno sia ecosostenibile si affidano ad internet. Gli italiani sarebbero disposti anche a fare meno della loro auto qualora la meta scelta fosse facilmente raggiungibile in treno (per il 72%). Il 47% ha già optato per questa soluzione nelle precedenti vacanze.
Sul cibo, gli ecoturisti richiedono un’agricoltura sempre più sostenibile e prediligono ristoranti con prodotti biologici o a km 0, a condizione (per la maggioranza dei rispondenti) che ci sia parità di prezzo rispetto a quelli tradizionali.