FiavetNo alla commercializzazione del prodotto Italia all’Enit

Solo 600 imprese incoming usufruirebbero del bonusFiavet ha fatto il punto sugli effetti del Decreto ArtBonus. “Il decreto ArtBonus rappresenta un driver importante, ha dichiarato Massimo Caravita – Vice Presidente Fiavet – per sostenere il nostro patrimonio culturale e per rilanciare il settore. Tuttavia, ad una lettura più attenta, l’agevolazione, non ha ancora trovato piena applicazione. ‘Innanzitutto, possono accedere al credito di imposta solo le agenzie di viaggio e i tour operator specializzati in ‘incoming’. Quindi non abbraccia tutte le aziende turistiche, ma solo alcune, escludendo di fatto molte realtà anche di grandi dimensioni che non operano principalmente nell’attività di Incoming ma che desidererebbero crescere in questo segmento di business. Anche a causa dell’esiguità delle risorse messe a disposizione – conclude Caravita – stimiamo che solo 600 imprese di viaggi potrebbero riuscire a beneficiare del credito sulle circa 9.000 attive. Quindi sicuramente un limite è l’esiguità dei fondi per un vero rilancio del turismo organizzato nazionale digitalizzato’.

Una nota dolente riguarda l’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, argomento caldo trattato nel decreto ArtBonus che prevede la trasformazione di ENIT in Ente pubblico economico. “Le recenti affermazioni del Ministro Franceschini di voler riportare le competenze a livello centrale, vanno nella direzione da noi condivisa e potrebbero essere una soluzione efficace perché, come più volte richiesto da Fiavet in precedenti occasioni, riaffermano l’intervento statale unitario nelle politiche parlamentari in una sfida competitiva che è da gestire ‘con i muscoli’ e a testa alta per battersi contro colossi come l’ente del turismo tedesco (German National Tourist Board) che sta intercettando sempre più flussi turistici. La posizione di Fiavet, conclude Caravita, è altrettanto chiara e decisa sulle competenze che l’ENIT dovrà coordinare: fra queste rientra sicuramente la promozione mentre la commercializzazione sta nettamente al di fuori del perimetro”.