Le Compagnie Aeree operanti a Fiumicino hanno dato inizio all’analisi dell’impatto economico derivante dall’incendio del Terminal 3, dalla conseguente riduzione della capacità dell’intero aeroporto e dal susseguirsi -non privo di contraddizioni ed accavallamenti – dei provvedimenti e delle disposizioni emanate dalle Autorità a vario titolo competenti.
In occasione dell’Assemblea dell’IBAR Associazione che rappresenta direttamente 55 Compagnie Aeree – Italiane e straniere – operanti in Italia. tenutasi lo scorso 22 giugno, il Presidente Umberto Solimeno si è detto molto preoccupato per la situazione attuale: “E’ troppo presto per dare un’esatta dimensione economica ai danni patiti per un evento oggettivamente imputabile a cause che sono al di fuori del nostro controllo ed i cui effetti si trascineranno per molti mesi con conseguenze inevitabilmente molto gravi”. Continua Solimeno: “In aggiunta alle spese sostenute per l’assistenza resa sia ai passeggeripresentatisi a Fiumicino che a quelli bloccati da ritardi e cancellazioni nei vari scali del mondo oltre alle numerose rinunce e quindi mancate vendite, stimiamo di aver perso finora 1.100.000/1.400.000 passeggeri, specificando che le cifre al momento disponibili si basano su una prima analisi meramente statistica”.