piste sciOltre 150 milioni di euro spesi per potenziarli e rinnovarli

Le stazioni sciistiche si preparano all’inizio della nuova stagione invernale. Il freddo di questi giorni consente l’innevamento delle piste, in attesa della neve naturale che quest’anno non dovrebbe mancare. E così da Madonna di Campiglio alla Val Badia, da Cortina d’Ampezzo al Tonale, dalla Val Gardena a Courmayeur, gli impianti, salvo inattesi aumenti della temperatura, entreranno in funzione, come da tradizione, per il ponte dell’Immacolata, primo vero appuntamento per gli appassionati dello sci. Lo fa sapere l’Anef, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari che rappresenta l’80% degli operatori del settore, come riporta l’Askanews.

 

Gli investimenti realizzati dal sistema sono significativi: oltre 150 milioni di euro, spesi soprattutto per potenziare e rinnovare gli impianti di risalita. “E’ una cifra considerevole – commenta Valeria Ghezzi – che consente alle nostre località di mantenersi su livelli di eccellenza, anche rispetto alla concorrenza internazionale. D’altro canto, gli impianti di risalita sono il cardine dell’economia turistica della montagna italiana, anche se non sempre le istituzioni se lo ricordano. Stando alle statistiche europee, infatti, ogni euro di fatturato delle nostre società ne genera da cinque a sette nell’indotto (alberghi, ristoranti, scuole di sci, negozi), con effetti analoghi anche sull’occupazione: per ogni addetto degli impianti ve ne sono cinque nella filiera”.

.